È la scienza a dirti come spendere meno al distributore di benzina I Il trucco è una svolta, lo utilizzerai per tutta la vita
Prezzi del carburante alle stelle: un consiglio per risparmiare sulla benzina direttamente dalla scienza. Ecco di cosa si tratta: funziona davvero?
Ormai ci siamo abituati: “taglio delle accise” è una frase di uso comune, un ritornello sbarcato in ogni abitazione tramite giornali e telegiornali. Il Governo è costantemente impegnato ad applicare sconti sulle tasse riguardanti il carburante per agevolare (una tantum) milioni di italiani messi in difficoltà.
La guerra in Ucraina ha peggiorato ulteriormente le cose. Il prezzo della benzina e del diesel è spesso rimasto fisso sopra i 2 euro, ecco perchè i trucchetti per tentare di risparmiare si sprecano. Sempre su questo sito abbiamo visto come un signore di Rimini, saltando sul tubo di gomma della pompa di benzina di notte, si era portato a casa 300 litri di carburante in due anni per un valore di circa 500 euro.
Una fatica incredibile…per essere poi, naturalmente, scoperto e denunciato per furto aggravato. Le idee per risparmiare sono davvero assurde e a volte inimmaginabili. C’è chi ha il chiodo fisso, per esempio, di cercare distributori di benzina tramite le App che filtrano i prezzi più convenienti. Il problema? La quantità di chilometri percorsi per raggiungerle. Insomma, il gioco spesso non vale la candela.
Questa volta, però, vogliamo parlarvi di in consiglio per risparmiare che secondo alcuni arriverebbe addirittura dalla scienza. Sarebbe infatti conveniente fare il pieno in determinati orari, piuttosto che altri.
Gli orari migliori per fare benzina: lo dice la scienza
Sulla base di un principio chimico e fisico legato alla temperatura si otterrebbe un risparmio sulla benzina. In sostanza: se è vero che di giorno fa più caldo, se è vero che il carburante si espande per dilatazione termica, risultando quindi meno denso, allora a parità di volume otterremo una resa energetica inferiore.
La scienza ci suggerirebbe, dunque, di fare il pieno di notte: quando fa più freddo si ottiene carburante più denso e così potremo macinare più chilometri. Ma quanti, esattamente? Su molti siti specializzati si parla del 3% che significa 1.50 euro su 50 (quasi un litro in più). Tutto giusto? Sì, se non fosse che il carburante viene stoccato in serbatoi sotterranei isolati, dove la temperatura è sempre costante e dunque non viene mai condizionata dall’ambiente esterno.
Secondo un rapporto di Consumer Reports, che ha indagato su questo tentativo di risparmiare, quando la temperatura del gas passa da 15,5° C a quasi 24° C l’aumento del volume è inoltre solo dell’1 percento. Significa fare una grande fatica (e magari perdere qualche ora di sonno) per risparmiare semplicemente pochissimi centesimi su un pieno…