Un esperimento organizzato da Ford ci porta a riflettere sulle gravissime conseguenze nell’utilizzare uno strumento: ecco qual è
I dati parlano chiaro: molti (troppi) utenti della strada non sono assolutamente consapevoli del fatto che utilizzando un comune apparecchio mettono a repentaglio non solo la propria incolumità, ma anche quella degli altri.
In Italia ed anche in altri paesi Europei questo comportamento viene ritenuto gravissimo, ma la tendenza è quello di sottovalutare le sue conseguenze. Un esperimento condotto da Ford, invece, sottolinea l’importanza di seguire le regole. Per la sicurezza e…per evitare multe molto pesanti.
Qualche anno fa in Germania è stato anche effettuato un sondaggio che ha portato alla luce numeri davvero preoccupanti: nel 2015 il 22% dei pedoni ed il 19% dei ciclisti ha utilizzato questo strumento mentre si trovava su strada. Significa che una persona su cinque, oggetto di sondaggio, ha rischiato di non interpretare nel modo giusto le dinamiche del traffico intorno a sè.
Oggi le cose sono ulteriormente cambiate, perchè su strada c’è anche un altro mezzo di trasporto: il monopattino, nonostante sia stato inventato nel lontano 1900, ha raggiunto il suo successo nel 2020 quando grazie alle nuove tecnologie le vendite della versione elettrica sono cresciute a di smisura. Oggi è un mezzo di tendenza, ma il suo utilizzo riguarda regole e divieti, come per auto e moto.
L’esperimento della Ford ha portato ad una semplice conclusione: se ci priviamo dell’udito corriamo il pericolo di essere investiti perché siamo meno coscienti dell’ambiente circostante. Ecco perchè lo strumento di cui parliamo sono naturalmente cuffie ed auricolari. L’indagine del marchio automobilistico statunitense (realizzata su oltre 2000 persone residenti in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) ha messo in luce il fatto che, mediamente, si impiegano oltre 4 secondi in più ad individuare ed interpretare potenziali pericoli su strada indossando gli auricolari, rispetto a coloro che invece non li indossano.
Tecnicamente l’esperimento funzionava così: i partecipanti hanno scaricato un’App in grado di valorizzare l’impatto degli auricolari sulle capacità di reazione agli stimoli acustici (come sirene, clacson…) in mezzo alla strada ricreando una realtà virtuale. Viste le gravi conseguenze che vi abbiamo anticipato – oltre 4 secondi in più per accorgersi di quanto succedeva – la quasi totalità delle persone coinvolte nell’esperimento ha scelto di non usare più auricolari in bici o monopattino.
C’è infatti anche da tenere conto delle possibili multe, oltre che dell’aspetto “sicurezza”. L’articolo 173 del Codice della Strada vieta fermamente “…di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia”.
E ancora: “È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani)”. Le sanzioni? Oscillano da 165 a 700 euro circa e c’è il rischio della sospensione della patente da uno a tre mesi nel caso di recidiva nel biennio.
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