Ricambi auto contraffatti, fai ben attenzione a questa truffa: sembrano originali ma non lo sono
E’ appena successo in un’importante città del Nord Italia: sgominata una banda specializzata nella produzione di auto-ricambi falsi
Falsificazione di ricambi per un valore superiore ad un milione di euro: li hanno beccati tutti. Davvero importante il colpo messo a segno dalla Guardia di Finanza che ha messo sotto inchiesta ben 18 persone e diverse società.
Il marchio riguardante la truffa è uno dei più noti in Italia e tutto il materiale contraffatto è stato sequestrato dopo le opportune verifiche. L’episodio è avvenuto a Como: qui i truffatori hanno dato vita ad una vera e propria stamperia di autoricambi falsi, esattamente a Guanzate.
Chiunque non fosse esperto in materia, come qualsiasi normale conducente e proprietario di un veicolo, avrebbe scambiato per originale ciò che non lo era affatto: i modelli infatti erano compatibili e praticamente identici, essendo estratti e marchiati con i loghi del noto brand, ed infine riconfezionati con codice a barre ed etichette associando la dicitura “genuine parts”, ovvero “pezzi originali”.
Il guadagno per i malviventi era rilevante poiché i prodotti erano venduti nel mercato legale a prezzi, naturalmente, molto convenienti per i possibili acquirenti. Ma la storia è finita con la “bella” scoperta una settimana fa a seguito di un sequestro preventivo di materiale per un valore di un milione di euro: tutto falso.
Autoricambi falsi, ecco il brand che avevano scelto i malviventi
Il noto brand in questo è Iveco e sono stati sequestrati 980 pezzi di ricambio riportanti questo logo. E poi per l’esattezza: frizione, filtri d’aria, loghi contraffatti, 84mila confezione ed adesivi, quadri per stampe, 3mila pezzi di ricambio automobilistici, 6 macchinari per stampa e riconfezionamento, oltre alla documentazione amministrativa. Proprio quest’ultima ha agevolato i controlli e la ricostruzione degli illeciti.
Complessivamente sono state effettuate 23 perquisizioni in sedi diverse del nord Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia) ma anche al Sud, in Puglia e Campania. Così sono stati sequestrati altri 12mila ricambi già confezionati, tutti contraffatti, e oltre 10mila confezioni.
Secondo i dati dell’Ocse di qualche anno fa il giro d’affari mondiale della contraffazione di auto ricambi è pari a circa 16 miliardi di dollari e cresce con un incredibile tasso annuo di oltre il 10%. La fonte principale di questo folle business, difficile da contrastare perchè non è davvero semplice riconoscere il “tarocco” dall’originale, è la Cina: qui si attribuisce almeno due terzi del totale delle merci contraffatte nel mondo. Subito dietro Singapore, Vietnam ed India. Ma come abbiamo visto l’Italia non è da meno…