Dopo un incidente si può circolare con l’auto ammaccata? Dipende I Su un punto il Codice della Strada è inflessibile: se sbagli la multa è di 335€
In giro per le strade notiamo moltissime auto incidentate: ma cosa dice esattamente il Codice della Strada a proposito della loro circolazione?
Non vorremmo mai trovarci nelle condizioni di guidare un’auto incidentata, perchè significherebbe che non è stata di certo una bella giornata. Occorre, però, conoscere il regolamento stradale a proposito della circolazione su strada del veicolo in queste condizioni.
Fanalino rotto, parti mancanti come il paraurti, carrozzeria ammaccata: tutto questo potrebbe succedere dopo un sinistro avvenuto con torto o ragione, magari senza aver minimamente condizionato il corretto funzionamento del motore. Ma come comportarci al cospetto di un controllo delle Forze dell’Ordine e cosa dice il Codice della Strada a proposito di queste situazioni?
Ecco che ci viene in soccorso direttamente l‘articolo 79, che definisce quali debbano essere i requisiti minimi perchè un’auto possa circolare: “I veicoli a motore e i loro rimorchi durante la circolazione devono essere tenuti in condizioni di massima efficienza, comunque tale da garantire la sicurezza e da contenere il rumore e l’inquinamento”.
Letta così, tenuto conto del concetto di “sicurezza” (che non può essere opinabile) potremmo chiederci quali siano esattamente i canoni ed i parametri per definire “efficiente” un’auto. Ecco allora la precisazione del Codice della Strada.
Auto incidentate su strada: cosa deve sempre funzionare per circolare
Il regolamento stradale aggiunge infatti che “…chiunque circoli con un veicolo che presenti alterazioni nelle caratteristiche costruttive e funzionali prescritte, oppure circola con i dispositivi di equipaggiamento obbligatori non funzionanti o non regolarmente installati, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 87 a 344 euro (da 1.208 a 12.084 euro se il veicolo è utilizzato in competizioni sportive)”.
Se, dunque, viene compromessa la sicurezza nostra o quella degli altri, nonché le caratteristiche costruttive basiche dell’auto oppure l’inquinamento acustico o ambientale l’auto incidentata non può circolare. Qualche esempio: rumore molto fastidioso del motore, paraurti che tocca terra e fa scintille, carrozzeria sporgente e pericolosa per peoni o altri utenti della strada….
In ogni caso l’articolo 72 chiarisce con precisione quali siano i dispositivi di equipaggiamento che dovranno sempre funzionare: dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione (i classici fanali), silenziatori, dispositivi retrovisori (specchietto), di scarico (marmitta), di segnalazione acustica e infine pneumatici. E per quanto riguarda i vetri? Ecco la risposta dell’articolo 237, comma 1: “Tutti i vetri interessanti la visibilità del conducente non devono presentare rotture, anche se localizzate”. Le violazioni significano rischiare multe sempre da 87 a 344 euro.
Attenzione all’ultima curiosità: un’auto in sosta su suolo pubblico viene comunque ritenuta “su strada” e “in circolazione”. Nei casi di parcheggi di vetture incidentate, dunque, si rischiano le stesse multe e sanzioni. Insomma, conviene portarla subito dal meccanico o (nel caso non fosse possibile) chiamare un carro attrezzi!