Distributori di benzina, fai attenzione a questa cosa: Se è così stanno provando a truffarti | Ci sono già decine di arresti
Le spese di gestione di un’auto sono già alte di per sé, ma in questo periodo di crisi, incertezza economica lavorativa e di rincari di bollette e praticamente ogni bene primario e secondario, variazioni di pochi centesimi sul prezzo del carburante possono fare la differenza tra arrivare o meno a fine mese per molte famiglie.
I prezzi della benzina e del gasolio sono arrivati a valori record nel corso di quest’anno che si sta per concludere, con un evento senza precedenti come il prezzo del gasolio che ha superato quello della benzina. In ogni caso, entrambi i carburanti sono stati spesso oltre i 2 euro al litro.
Il Governo è intervenuto a più riprese con il taglio delle accise, ma molte volte i prezzi rimanevano inspiegabilmente alti: come mai?
La spiegazione è semplice, ci sono state truffe e speculazioni su questo fenomeno, con titolari di distributori e compagnie petrolifere che spesso si mettevano d’accordo facendo cartello coi prezzi, non lasciando molta scelta agli automobilisti.
Per fortuna è intervenuta la Guardia di Finanza, che ha eseguito delle indagini ad ampio spettro, costatando diverse violazioni delle procedure commerciali previste per i distributori di carburante. Le indagini si sono susseguite in diversi comuni e hanno portato diverse conseguenze, con sanzioni amministrative scaturite in ammende che vanno da 516 euro a 3.098,74 €.
La Guardia di Finanza ha svolto un lavoro prezioso nella tutela dei consumatori, ma conviene imparare a tutelarsi da sé, e in questo articolo vi forniremo dei consigli per non farvi fregare. Quando vedete qualcosa che non torna, avete tutto il diritto di chiamare i Carabinieri.
I migliori consigli per non farvi fregare ai distributori
Quando si va a fare rifornimento, bisogna adottare dei piccoli ma semplici accorgimenti, che potremmo chiamare “trucchetti” per risparmiare. Chi usa poco l’auto e fa una ventina di litri di rifornimento a settimana non avrà problemi e non noterà differenze, ma chi percorre centinaia di chilometri al giorno potrebbe avere pesanti ripercussioni sul bilancio per una ventina di centesimi in più al litro.
Innanzitutto, quello che conviene fare è fare rifornimento presso pompe che abbiano prezzi bassi, ma non troppo bassi. I prezzi troppo bassi rispetto alla media devono infatti far sempre insospettire. Per esempio, la benzina potrebbe essere “annacquata”. Si può risparmiare molto facendo rifornimento alle pompe bianche o no brand, ovvero quelle che non sono affibbiate a una singola compagnia ma si riforniscono in maniera indipendente. Quando possibile fare sempre self-service: spesso c’è una differenza fino a 50 cent al litro rispetto al servito. Una cifra enorme.
Un altro trucco utile è di non girare troppo alla ricerca del prezzo basso: senza rendercene conto percorreremo molto km vanificando il risparmio. Infine, bisogna fare molta attenzione che il prezzo esposto sia uguale a quello alla pompa. Se ciò non fosse così, il distributore è sanzionabile e avete tutti i diritti a chiamare i Carabinieri, poiché si tratta di pratiche commerciali ingannevoli.