Posto di blocco, non farlo mai o sei rovinato: La Polizia Stradale non ti perdona | 5.456€ di multa

Posto di blocco, non farlo mai o sei rovinato: La Polizia Stradale non ti perdona | 5.456€ di multa

Posto di blocco

Quando si incontra un posto di blocco viene sempre quella classica angoscia anche se si ha tutto in regola con l’auto o con la moto. Una sensazione molto comune tra gli automobilisti, perché sono talmente tante le norme del CdS da seguire, che pure sono in continuo aggiornamento, che può capitare di avere qualcosa non a norma senza saperlo. E ci sono delle violazioni che possono comportare sanzioni elevatissime.

Innanzitutto, però, dobbiamo fare una distinzione tra posto di blocco e posto di controllo. Si fa sempre confusione tra, ma sono due cose sostanzialmente diverse. I conducenti spesso usano un linguaggio inappropriato, per uso comune della lingua parlata o per comodità. Quasi sempre si incontra un posto di blocco che erroneamente viene chiamiamo posto di blocco.

Il posto di controllo è il classico controllo con la paletta di ALT da parte di una pattuglia delle squadre mobili. Questa operazione è solitamente di controllo del territorio e gli agenti si limitano a verificare che i documenti del veicolo e la patente di guida siano in regola. Se gli agenti notano qualcosa che non va nel veicolo, o sospettano qualche illecito per via del nervosismo del conducente, possono eseguire controlli più approfonditi, chiedere all’automobilista di scendere e ispezionare l’auto, bagagliaio compreso.

Il Posto di Blocco, invece, si differenzia in modo sostanziale perché comporta la chiusura fisica della corsia o della carreggiata. Questa postazione in genere viene allestita per bloccare la circolazione in una determinata area per questioni di sicurezza pubblica, come nel caso di eventi di spettacolo, meeting importanti della politica o l’arrivo di autorità governative.

I controlli tramite posto di blocco sono molto più rari e vengono effettuati solo in casi eccezionali, ad esempio per fermare un criminale in fuga o per controlli straordinari, come è successo per esempio durante la pandemia e i lockdown, quando potevano circolare solo determinate categorie di lavoratori.

Secondo il Codice della Strada, nell’istituire i posti di blocco, la polizia deve utilizzare mezzi che possano inequivocabilmente garantire e senza rischio di impatti o sinistri, l’arresto graduale dei veicoli che non si fermano nonostante l’indicazione data tramite gli inequivocabili segnali previsti dal codice. Per questo motivo, il posto di blocco può essere annunciato in largo anticipo tramite il cartello “ALT – POLIZIA”, che avvisa il conducente dell’obbligo di fermarsi davanti alla polizia. Inutile dire che se non ci si ferma si rischia tantissimo.

Cosa si rischia se non ci si ferma all’ALT-POLIZIA

Chi non si ferma a un posto di blocco rischia innanzitutto la sua incolumità fisica, perché gli agenti sono autorizzati a sparare al veicolo, non per uccidere, ma per fermarlo, colpendo ad esempio una ruota. Dopodiché, scatterà un inseguimento e una volta fermato il conducente verrà messo in stato di fermo.

Posto di blocco. Intera carreggiata bloccata
Posto di blocco. Intera carreggiata bloccata

A questo punto si redige un verbale che comporta una multa che va da 1.362 a 5.456 €, oltre alla decurtazione di 10 punti dal saldo punti della patente. Questa sanzione è più severa perché il posto di blocco viene effettuato per motivi più importanti di un semplice posto di controllo, deputato invece ai controllo di routine.

Contrariamente a quanto molti pensano, non arrestarsi a un posto di blocco non è ancora considerabile reato, almeno se ci si ferma poco dopo. In questo caso si applica la pesante sanzione amministrativa esposta sopra. Ma diventa reato se il conducente evita il posto di blocco e manifesta l’intenzione di fuggire dalle autorità e accelera con lo scopo di seminarle. In quel caso è previsto l’arresto.