Quando si acquista un’auto, che sia nuova o usata, ci sono delle pratiche burocratiche da sbrigare per omologare l’auto alla circolazione. Queste consistono nell’entrare in possesso delle documentazioni necessarie, di pagare le varie tasse e di assicurarsi che l’auto sia sicura e in regola col codice della strada. Altrimenti si rischiano multe salate, come quella da 700 euro che andremo a vedere oggi.
Gli automobilisti navigati sapranno senz’altro che il prezzo di acquisto di un’auto è solo una parte della spesa che si andrà a sostenere, e spesso nemmeno quella più importante, specialmente quando si approfitta delle convenienti offerte del mercato dell’usato. Se compriamo ad esempio un’auto a 7.000 o 8.000 euro, un’auto con qualche anno che nuova ne costava il quadruplo, ci potrà sembrare un affare ma è bene sapere che in appena un paio d’anni si potrà andare a duplicare questa spesa con le sole spese di gestione, sempre che non ci siano manutenzioni straordinarie da eseguire.
Le spese di gestione dell’auto vanno crescendo di anno in anno, e questo fattore ha avuto un’impennata con l’avvento dei veicoli elettrici, ibridi e con l’elettronica che governa il motore e l’infotainment. Quando si acquista un veicolo nuovo si è in qualche modo salvi da una spesa obbligatoria che incide sui bilanci, parliamo della revisione ministeriale. Questa va infatti eseguita presso la motorizzazione civile o presso le autofficine convenzionate entro 4 anni dall’acquisto di un veicolo nuovo.
Dopodiché, la revisione va eseguita ogni due anni. Durante questa ispezione vengono controllati tutti i sistemi principali dell’auto come quello frenante, d’illuminazione, lo stato delle gomme, il clacson, le luci e anche le emissioni di CO2. Se tutto è in regola e non ci sono manutenzioni da fare, la spesa è fissa di 78 euro, che si può ridurre col bonus revisione. Diversamente, si dovrà sborsare il necessario per mettere il veicolo in regola e poter così passare la revisione.
Chi non esegue la revisione, o viene sorpreso con parametri non a norma che sarebbero dovuti essere corretti da una revisione recente, rischia grosso. Quanto e cosa lo andremo a scoprire qui di seguito.
A volte può capitare di ritardare il controllo obbligatorio della revisione per vari motivi, tra cui quello dei costi da sostenere sapendo che non si passerebbe senza una modifica al veicolo, come il cambio dei pneumatici (che può costare centinaia di euro) o la sostituzione di luci e fanali. Ma non è mai una buona idea, prima di tutto perché mettiamo a repentaglio la nostra sicurezza, quella dei passeggeri e di tutti gli altri automobilisti e pedoni, e poi perché le sanzioni sono molto dure.
Chi viene sorpreso con la revisione scaduta o col veicolo non in regola nonostante la revisione appena passata, rischia multe che vanno da
173 a 694 €, che raddoppiano se la revisione viene saltata per più del canonico biennio. Una volta contestata la violazione, viene disposto il fermo del veicolo con il sequestro della carta di circolazione, che può essere sbloccato solo dopo aver effettuato e passato la revisione.
Che non vi venga mai in mente di circolare dopo la contravvenzione esposta sopra: si rischia una multa da 1.998 a 7.993 €, con in più un fermo del veicolo di 90 giorni. E se sbagliate di nuovo e venite scoperti, il veicolo lo perdete per sempre con la confisca. Infine, in caso di certificazione falsa, si rischiano multe da 430 a 1.731 euro e il ritiro del libretto, e gli agenti andranno sicuramente a fare una chiacchierata con il centro che vi ha fornito tale certificato falso.
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