Maxi incendio di auto elettriche: autostrada chiusa per ore I “Hanno preso fuoco all’improvviso”, automobilisti preoccupati
Vigili del fuoco al lavoro
Niente morti o feriti, solo grande preoccupazione. Resta però un grosso punto di domanda dopo l’incendio ad una bisarca avvenuto nel Regno Unito: come possono prendere fuoco dei veicoli elettrici nuovi? Ecco nel dettaglio cos’è successo.
Sono stati i Vigili del Fuoco della contea di Nottinghamshire a spegnere le fiamme, dopo aver gestito molti gas tossici ed aver predisposto per ore la chiusura dell’autostrada M1, una delle più importanti ed antiche del Regno Unito: si estende infatti per 311 chilometri da Londra fino al circondario di Leeds in modo verticale, tagliando in due una parte di Inghilterra. L’episodio avvenuto su strada getta, come accennato prima, molti punti interrogativi anche sul trasporto delle auto elettriche sulle navi cargo.
Inutile nascondere che c’è preoccupazione, anche ricordando l’incendio di marzo 2022 della nave Felicity Ace (3965 auto elettriche a bordo tra Bentley, Porsche, Audi, Lamborghini e Volkswagen) partita dalla Germania e mai arrivata negli Stati Uniti. Ancora oggi sono in corso indagini per stabilire la vera causa di quell’incidente, ma è certo che le batterie al litio lo hanno sicuramente alimentato.
La stessa cosa è capitata per l’appunto qualche giorno fa nel Regno Unito, con la differenza che i sette veicoli elettrici erano nuovi, su strada e su una bisarca. Proprio il fatto che l’episodio sia avvenuto all’aperto durante il trasporto ha evitato sicuramente una serie di danni collaterali. Dalle foto e dalle immagini diffuse dai Vigili del Fuoco inglesi è chiaro che almeno cinque delle sette Jaguar I-Pace sono andate distrutte sul camion. Solo per un veicolo, posizionato, nella parte più anteriore (praticamente sopra la cabina di guida), si può parlare di danni pari a zero.
Incendio auto elettriche, ecco quanto è durato l’intervento
L’intervento per spegnere l’incendio è durato complessivamente cinque ore, esattamente dalle 15 alle ore 20, quando è stata riaperta l’autostrada. Le auto sono poi state trasportate in un deposito per restare in “quarantena” (possono infatti riaccendersi principi di incendio anche dopo alcune settimane, come già avvenuto negli Usa).
In attesa di conoscere maggiori dettagli a seguito delle indagini sull’accaduto ad oggi restano solo alcune certezze: le auto elettriche rappresentano il futuro della transizione ecologica ed il loro utilizzo sarà decisivo per preservare il pianeta in cui viviamo abbassando sensibilmente le emissioni di Co2 nell’atmosfera.
Altro dato certo arriva da alcuni studi effettuati in Australia, America e Cina: questi affermano che ai ricercatori, in sostanza, servono ad oggi molti più dati di quelli attualmente in loro possesso per determinare le statistiche degli incendi di auto elettriche. Se un’analisi condotta da AutoinsuranceEZ conferma che solo lo 0.3 dei veicoli elettrici a batteria può prendere fuoco (percentuale molto bassa confrontata con l’1.5% dei veicoli con motore a combustione e con il 3.4% di quelli ibridi), d’altro canto in Cina prendono fuoco in media 7 auto elettriche al giorno.
Come ben sappiamo, però, proprio la Cina conta una diffusione molto vasta di auto elettriche, un terzo di quelle presenti nel mondo (oltre 6 milioni di veicoli). Ad oggi, dunque, è ancora troppo presto per emettere sentenze riguardanti la correlazioni di incendi con la presenza di batterie al litio nelle auto, anche se episodi come quello del Regno Unito alzano il livello di preoccupazione generale.
