Attenzione massima ai sorpassi perché non si potranno più effettuare in un certo modo: ecco come non li devi fare se non vuoi vederti recapitare multe devastanti e molto onerose.
Il nuovo Codice della Strada ha introdotto stringenti novità in materia di pene e sanzioni verso le numerose infrazioni alle norme. Parecchi i comportamenti punibili effettuati dai guidatori del Paese, dall’eccesso di velocità alla guida in stato di ebbrezza sino a manovre sconsiderevoli.
Proprio queste ultime spesso sono causa di incidenti oltremodo gravi e lesioni significative: la stretta è dunque arrivata, e c’era da aspettarselo. In particolar modo è il ddl 2658 a regolamentare un particolare tipo di manovra: il sorpasso nei confronti dei ciclisti.
Ancora al vaglio della Commissione, il decreto “salva ciclisti” (così soprannominato) si colloca all’interno di una più ampia presa di considerazione sulla sicurezza stradale. Si è notato come più ci si allontani dai centri urbani più ci siano morti e feriti tra i ciclisti. Tutto, ovviamente, spesso è causato dall’eccesso di velocità e da sorpassi azzardati dei veicoli a motore.
Da qui la stretta che regolamenterà il sorpasso ai ciclisti, spesso visti come rotture e impaccio alla circolazione: da oggi le sanzioni saranno durissime per chi non si adegua a precise modalità in cui è consentito effettuare questa manovra così delicata.
Il ddl “salva ciclisti” mette in evidenza precise norme di condotta circa il sorpasso ai ciclisti: introdotta una regola fondamentale che se non verrà rispettata dai guidatori di veicoli a motore costerà loro esborsi da capogiro.
Infatti sarà consentito superare il ciclista (o i ciclisti in caso siano più d’uno) solo se ci si trova a più di 1 metro e mezzo di distanza: questo per prevenire la vera causa, oltre alla velocità, di incidenti e lesioni. Essa infatti è proprio la mancanza di distanza di sicurezza, in quanto gli automobilisti spesso superano troppo a ridosso delle bici, con il rischio reale di toccarli e travolgerli.
Su 4 milioni di ciclisti italiani, sono 250 le vittime e ben 16 mila i feriti, pari a un tasso di mortalità dell’1,43%: numeri che hanno reso necessaria una stringente svolta, anche alla luce del tasso di lesività che hanno le vetture, ben 94,23% rispetto al 65,05% del 2021. Le sanzioni per chi non rispetta tale regola vanno da 163 a 651 euro, con sospensione della patente fino a 3 mesi che diventano 6 in caso il reato sia commesso da un neopatentato.
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