Esiste uno stratagemma efficace per capire immediatamente se gli autovelox sono accesi o spenti: ecco di che si tratta e come può aiutare gli automobilisti a evitare sanzioni onerose.
Tra tutte le multe che sono in agguato per motociclisti e automobilisti quelle legate all’eccesso di velocità rilevate da autovelox sono particolarmente odiate. Temutissime sia per i punti che decurtano sia per gli esborsi non indifferenti che in tempi di crisi non sono certo il massimo.
In media, ogni anno, un guidatore lascia per strada (letteralmente) 150 euro a causa degli autovelox: non sarebbe dunque male trovare la maniera di prevenire o almeno abbassare l’entità dei rilevamenti delle infrazioni in tal senso, per preservare finanze e umore.
Molti autovelox, non tutti lo sanno, per fortuna sono inattivi: essi sono sì presenti ai bordi delle strade e sui cigli, ma non risultano funzionanti. In alcuni casi non sono nemmeno dotati di fotocamera e di rilevamento velocità, il che si deve a rallentamenti della macchina burocratica e quant’altro.
Esiste un metodo efficace, un vero e proprio trucco per capire se un autovelox funziona o meno: una svolta unica per tutti gli automobilisti che potranno così risparmiare parecchi soldi da multe che, di fatto, non arriveranno mai a casa. Scopriamone di più.
Per scoprire se un autovelox funziona o meno, scartando l’ipotesi di sfrecciarci davanti a tuta velocità e vedere se arriva la multa (scelta coraggiosa ma oltremodo stupida) occorre consultare l’elenco delle apparecchiature in dotazione presenti sul sito web ufficiale della Polizia Stradale.
Qui apparirà l’elenco nazionale degli autovelox attivi e funzionanti che vi darà subito un’idea precisa e puntuale delle zone in cui fare particolare attenzione. La Polizia Stradale per le rilevazioni di norma utilizza Telelaser Trucam, Telelaser normale e Autovelox modelli 104, 105, 106. Anche i Comuni del Bel Paese stanno approfittando degli autovelox attivi sul territorio di loro competenza per fare cassa, visto il periodo difficile in cui anche le Amministrazioni pubbliche necessitano di denaro sonante.
Nel solo 2021 sono stati ben 41 i milioni di euro incassati da sanzioni legate a rilevamenti grazie a colonnine arancioni fisse poste a bordo strada dai Comuni italiani. Un numero mica male, di cui Milano è il portabandiera del primato. Ciò perché, rispetto alla Polizia Stradale, tali enti non rendono noti sui siti web ufficiali l’elenco degli apparecchi attivi, lasciando al buio totale i guidatori. Attenzione massima dunque nei centri urbani, perché qui il rischio è altissimo.
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