Codice della Strada, l’obbligo assoluto scatta dalle 18 di sera I 173€ se non lo rispetti, ti scoprono in un secondo
Conoscere il Codice della Strada è fondamentale quando ci si mette alla guida di un mezzo. Non solo ci sono una caterva di articoli e Comma da tenere a mente, ma ci sono alcune regole che cambiano in base alla fascia oraria, quindi si rischia di essere in contravvenzione di notte ma non di giorno. Vediamo uno di questi casi specifici.
Ogni auto è dotata di una serie di strumentazioni e apparecchiature elettriche e meccaniche che ci consentono di guidare anche in condizioni non ottimali. Grazie a questi equipaggiamenti abbiamo la possibilità di guidare con la pioggia grazie ai tergicristalli, con la neve grazie alle catene e ai pneumatici invernali, con il buio grazie ai fari anabbaglianti e abbaglianti, e con la nebbia grazie ai fari fendinebbia.
Ne consegue che in tali condizioni, queste apparecchiatura dell’auto debbano essere perfettamente funzionanti e a norma, ovvero omologate secondo quando disciplina il Codice della Strada. Ad esempio, se l’auto ha i tergicristalli non funzionanti durante la pioggia o la neve, questo mette a rischio la propria incolumità, quella dei passeggeri e di tutti gli altri automobilisti e pedoni, quindi siamo passibili di multa perché c’è una violazione precisa del CdS.
Allo stesso modo succede per i fari dell’auto, che devono essere non solo integri e a norma, ma anche perfettamente funzionanti. Ci sono indicazioni precise anche sul colore dei fanali. Quelli frontali ad esempio devono essere trasparenti o gialli, ed emettere solo queste frequenze di luce, mentre gli indicatori possono essere solo bianchi o arancio ed emettere solo luce arancio. Invece i fari posteriori e gli stop devono essere per forza bianchi o rossi ed emettere luce rossa, e gli stop devono avere un’intensità molto più forte per essere ben visibili a distanza e mettere in guardia l’automobilista che segue.
In pochi invece sanno che i fari fendinebbia e retronebbia non possono essere accesi quando non servono, pena una bella multa. Ma quando accendere le luci di posizione e anabbaglianti? Vediamolo insieme.
Obbligo dalle 18 in poi, se non lo segui rischi una bella multa
Come dicevamo in apertura, alcuni obblighi valgono in alcune fasce orarie o in alcune stagioni dell’anno. Pensiamo ai pneumatici invernali, che vanno montato solo da novembre ad aprile, ma non in tutte le zone d’Italia. Allo stesso modo avviene per le luci, di posizione o anabbaglianti. Queste vanno accese ogni giorno dopo le 18 e fino all’alba, ovvero alle 6 del mattino. Non importa se ci sia ancora luce o meno, il CdS non ammette sconti.
Le luci vanno però accese prima se per caso dovesse fare buio pesto prima delle 18, ma mai accendere gli abbaglianti in città o in strade a scorrimento a doppio senso, quello è vietato dal CdS.
Chi viene sorpreso senza luci accese, o con uno o più fari rotti nella fascia oraria dopo le 18, rischia una multa abbastanza salata. Diverso è il regolamento per le moto, che devono tenerle sempre accese per essere più visibili. Infatti le moto prodotte da un certo anno in poi, non hanno la possibilità di spegnerle. Questo significa che se si fulminano, vanno cambiate subito: anche circolare di giorno significa essere in contravvenzione.
Passando alle sanzioni, parliamo di un’ammenda che va da 41 a 173 € solamente per i fari spenti, anche se funzionanti. A questa si va ad aggiungere la sanzione accessoria della decurtazione di 3 punti dalla patente. Se invece a un controllo ci trovano con faro danneggiato o con lampada fulminata, secondo l’articolo 79 del CdS siamo passibili di una multa che va da 81 € a un massimo di 344 €.