Bollo auto 2023, arriva il salasso per tanti Italiani I Scopri se anche tu rientri tra questi
Il bollo auto è una delle imposte più odiate da qualsiasi automobilista italiano. Fa parte infatti di quelle tasse che vanno necessariamente pagate annualmente se si possiede un veicolo con attiva un’assicurazione. In questi ultimi mesi abbiamo visto come determinate imposte e tariffe statali abbiano subito dei sostanziosi aumenti a causa inflazione dilagante che stiamo vivendo, e questo presto potrebbe riguardare anche il bollo auto…
Se dovessimo fare un sondaggio tra tutti gli automobilisti italiani e dovessimo stilare una lista di tasse totalmente odiate da questi ultimi, sicuramente tra quelle in cima ci sarebbe il bollo auto. Questa infatti è una tassa obbligatoria che va pagata con cadenza annuale e non è possibile in alcun modo evitarla.
Nello specifico come chiarito dalle norme che regolano il possesso di veicoli da parte dei cittadini italiani, essa rappresenta un’imposta appunto sul possesso di un veicolo, pertanto va necessariamente pagata da chiunque faccia uso di un’auto, un camion o un ciclomotore, indipendentemente.
Con l’attuale situazione economica che senza troppi giri di parole è assolutamente straordinaria, il governo sta intervenendo per rimodulare al rialzo un po’ tutte le imposte per compensare l’aumento dell’inflazione. Potrebbe essere arrivato il turno anche del famigerato bollo, e per gli aut0mobilisti potrebbe essere un salasso…
Aumenti da capogiro per il bollo auto, corri subito ai ripari
Come spiegavamo pocanzi, il bollo è necessario pagarlo a cadenza annuale ed è un’imposta la cui attuazione viene regolata direttamente a livello regionale permettendo così ad ogni singola entità territoriale di proporre ed attuare modifiche specifiche.
A partire dal prossimo anno quindi tutte le regioni sembrano intenzionate ad intervenire con alcune modifiche sostanziali nel calcolo della tanto odiata tassa. Ovviamente il ritocco sarà verso l’alto, dimostrando come in tempi di difficoltà i costi più onerosi vengono fatti pagare ai semplici cittadini.
Nello specifico però le ultime indiscrezioni sembrano puntare a degli aumenti che si dovrebbero attestare intorno al 10% indipendentemente quindi dal tipo di veicolo che si utilizza. Questo significa quindi che l’intervento da parte delle regioni non è rivolto a scoraggiare l’acquisto e la circolazione di determinate categorie di veicoli, ma invece è un intervento che potremmo definire automatico.
Infatti nel calcolo di queste imposte vengono utilizzati sistemi che tengono conto di diversi parametri macroeconomici. Proprio in questi mesi abbiamo assistito a cambiamenti importanti a molti di questi parametri che si sono quindi concretizzati direttamente in costi più alti da pagare per noi automobilisti.