Obbligo assoluto, se la tua auto ha questi freni non puoi più usarla I Se ti beccano ti fanno piangere
Quando si tratta di elementi dell’auto, potremmo fare una lista infinita di quelli da avere in regola con le normative e i vari articoli del Codice della Strada. Ci si preoccupa sempre di sistemare e aggiornare quelli più in vista come fari, specchietti, gomme o equipaggiamenti di emergenza, perché sono sempre quelli più frequentemente soggetti a controlli. Ma se invece parlassimo di freni?
I freni sono una componente fondamentale dell’auto, spesso gravemente sottovalutata. Sono fondamentali per la sicurezza, in modo da poter garantire l’arresto della vettura non solo in spazi brevi in caso di emergenza, ma anche di rallentare e fermare l’auto in modo sicuro e coerente. Se infatti una delle quattro ruote frena male o non frena, l’auto rischia di sbandare. Idem per l’ABS, che deve essere funzionante e controllato periodicamente in officina.
Non a caso la revisione ministeriale, che va fatta ogni due anni, o entro quattro anni dall’immatricolazione di un veicolo nuovo, va a controllare tra i vari impianti dell’auto, anche quello frenante.
Ormai le auto moderne utilizzano come impianto frenante i dischi con pastiglie. Il sistema è semplice: il disco gira insieme alle ruote e una pastiglia formata da un materiale ad alto attrito va a stringersi attorno al disco per frenarlo una volta che si aziona il pedale dei freni. Un sistema efficace, sicuramente più di quello dei vecchi freni a tamburo, che sono stati via via abbandonati. Erano più economici ma meno efficaci, utilizzando ganasce e ferodi. Non si consumavano praticamente mai, ma il ferodo fu poi dichiarato inquinante e quindi via via bandito.
Adesso, però sembra che ci sia un problema anche con le pastiglie dei dischi: il materiale è altamente friabile e si consuma a ogni frenata, finendo sulle ruote (ed è per questo che quelle anteriori si anneriscono maggiormente) ma anche nell’aria. A quanto pare, ci si è resi conto finalmente che questo particolato derivante dal consumo delle pastiglie sia divenuto un serio problema.
Le nuove normative sui freni a disco
Tuttavia, le nuove regole aumenteranno il prezzo delle auto di una media compresa tra 90 e 150 euro. Secondo il commissario per il Mercato interno Thierry Breton, la proposta è “equilibrata e necessaria per proteggere il clima, garantendo la circolazione di auto più pulite entro il 2035“. La proposta sostituisce gli standard di emissione Euro 6 ed entrerà in vigore il 1° luglio 2025 per le autovetture, mentre le case automobilistiche avevano chiesto che iniziasse nel 2026-27. Tuttavia, la data di entrata in vigore è prevista per il 2025. Tuttavia, la data di entrata in vigore è prevista per il 1° luglio 2027, solo per i camion.
Inoltre, le nuove norme si applicheranno a tutti i veicoli, indipendentemente dal fatto che siano alimentati a benzina, diesel, elettricità o combustibili alternativi. Insomma, sembra che verranno tempi duri per gli automobilisti del prossimo futuro. In breve, l’Euro 7 mira a ridurre e controllare le emissioni inquinanti di tutti i nuovi veicoli “ampliando la gamma di condizioni di guida coperte dai test sulle emissioni su strada”. Secondo i calcoli della Commissione, i limiti più severi porteranno benefici significativi entro il 2035: 35% in meno di emissioni di ossidi di azoto rispetto all’Euro 6 e 56% in meno rispetto all’Euro VI, l’attuale standard per autobus e camion.
La tutela dell’ambiente è certamente importante, ma le auto elettriche già costano uno sproposito e sembra i prezzi si vadano gonfiando sempre più. Che poi sarà veramente reale tutto questo mancato inquinamento? Non si parla mai di inquinamento nella produzione e nello smaltimento delle batterie per esempio, che potrebbe diventare un serio problema allarmante tra una ventina d’anni, quando gireranno solo auto elettriche.