Revisione auto, finalmente l’obbligo non esiste più: non sarai più costretto a pagare | Italiani in festa
Buone notizie per tutti gli automobilisti del Paese perché la revisione auto non sarà più obbligatoria: ecco i casi in cui avverrà il risparmio tanto atteso che potrebbe dare una boccata di ossigeno.
Finalmente una buona notizia per i guidatori italiani, dopo anni di salassi e inasprimenti di pene e tasse automobilistiche: una vera boccata di ossigeno dunque che consentirà a parecchie famiglie e cittadini di risparmiare preziosi soldi in un periodo così difficile e critico come quello che stiamo vivendo.
La revisione auto è una di quelle operazioni particolarmente odiate per diverse ragioni: in primis essendo biennale è facile dimenticarsene. Se ciò avviene, il rischio di incappare in multe e sanzioni durante un controllo su strada è davvero molto alto.
In secondo luogo, le recenti disposizioni in materia di inquinamento ambientale hanno inasprito le severe prove in officina: spesso capita di assistere a revisioni non superate e quindi da rifare, previa sistemazione di pezzi e componenti auto non a regola, il che si traduce in chiari e ulteriori esborsi.
Per fortuna però da qualche tempo a questa parte la revisione verso una specifica categoria di veicoli non è più obbligatoria: una notizia che potrebbe davvero ridare speranza e ossigeno a milioni di italiani e alle loro famiglie. Scopriamo di più nel dettaglio.
Revisione auto: ecco quando non la devi fare più
Come detto sopra, la revisione auto grazie a recenti disposizioni non è più obbligatoria per quei veicoli che devono essere esportati fuori dall’Italia. Tale novità è stata introdotta con le modifiche dell’11 settembre 2020 alla legge 120 nel Decreto Semplificazioni, che sancisce come decada l’obbligo di aver revisionato entro i 6 mesi precedenti all’esportazione il veicolo in questione.
In alternativa alla revisione canonica infatti è necessario sottoporre il mezzo a una visita accurata presso un centro autorizzato, al fine di evidenziare eventuali mancanze o situazioni non a norma. Come sancito dall’articolo 75 ciò è obbligatorio per ottenere l’idoneità alla circolazione e, come espresso dall’articolo 80 comma 9, per verificare che non vi siano pendenze sul mezzo che verrò esportato.
Tutto ciò rientra in una politica di controllo maggiore sulle esportazioni auto, per evitare di ingrassare il torbido mercato dei ricambi illeciti e delle compravendite illegali. Tesi sostenuta e perorata anche dal legislatore per combattere un fenomeno che in Italia sta prendendo piede da tempo e con sempre maggior costanza. Altra missione è quella ovviamente di preservare l’ambiente nel solco di una transizione green ed ecosostenibile nei confronti anche di Paesi sfruttati come quelli del mercato africano e orientale.