Revisione auto, pronta per diventare gratuita: finalmente una grande notizia
Un decreto del luglio 2022 in un importante paese europeo cambia le regole per la revisione di alcuni veicoli: ecco qual è. E in Italia cosa succederà?
“I francesi sono più agguerriti di noi italiani”: lo si dice e lo si sente spesso, perchè è nota a tutti la grande capacità di reagire del popolo residente oltre le Alpi. Ed ecco l’ennesima testimonianza. A forza di ribellarsi ed insistere i francesi sono riusciti a farsi valere anche per quanto riguarda le regole che riguardano la revisione. Ecco qualche dettaglio in più.
Secondo il Decreto n° 2022-1044 del 25 luglio 2022, infatti, l’obbligo di verifica tecnica nel 2023 per i veicoli a due ruote e tre ruote motorizzati (ma anche per i quadricicli) è stato abolito. La Francia ce l’ha fatta, anche se per il momento sono fuori dal discorso i veicoli a quattro ruote, di cui tanto si parla ancora in Italia: resta fortissima la pressione per arrivare anche a questo risultato riguardante la auto.
I francesi si allineano quindi alla Danimarca, stato in cui per i veicoli a due ruote sono previste ispezioni a campione durante la normale circolazione (e multe da 300 euro a circa 2500 per le violazioni). Ma niente revisione, dunque.
Sono durate circa 10 anni le proteste in Francia, ma alla fine il Governo ha ceduto. Solo una piccolissima parte degli incidenti relativi alle moto, infatti, sono imputabili a disagi tecnici dei veicoli e questo ha spinto il Governo Macron a passare ai fatti. Si è espresso così il Presidente della Federazione Motociclistica Francese, Sébastien Poirier: “Accogliamo con favore la pubblicazione del decreto che abroga i controlli tecnici, rispettando così gli impegni presi dal Presidente della Repubblica. Nella continuità del suo predecessore, il Ministro si è dimostrato particolarmente attento alle nostre raccomandazioni“.
Revisione, il primo passo della Francia. E in Italia?
Il Ministero dei Trasporti e le federazioni di motociclisti francesi stanno semplicemente lavorando alle alternative. Quali? Si tratta di misure pensate affinché la sicurezza e le prestazioni ambientali dei veicoli a due ruote vengano migliorate come per esempio una riforma della patente di guida, l’obbligo di indossare determinati dispositivi di sicurezza come l’airbag, ma anche campagne di sensibilizzazione e controlli automatici delle emissioni sonore.
E in Italia come siamo messi? Ad oggi la possibilità di un’eliminazione della revisione è ancora lontanissima. La prima revisione di un auto nuova deve sostenuta dopo 4 anni dall’immatricolazione e questo ad oggi non prevede modifiche alla regolamentazione. Tutte le autovetture immatricolate da più di 4 anni devono poi effettuare la revisione ogni due anni.
Anche per i motocicli e ciclomotori le regole non sono cambiate e ad oggi, a differenza della Francia, non cambieranno: revisione dopo quattro anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni due anni.