I pendolari che si spostano giornalmente da una parte all’altra della regione, o da una città all’altra e con il proprio veicolo, devono affrontare i caselli e pagare i pedaggi che a seconda delle tratte autostradali possono diventare molto onerosi. Può sembrare una spesa banale se sostenuta una tantum, ma in realtà spesso si finisce per totalizzare somme ingenti da pagare se non si ha un abbonamento per proteggersi, come quello di Telepass.
A tutti piacerebbe non pagare tasse, biglietti, pedaggi o altre spese obbligatorie, ma purtroppo non si può. Eppure ci sono alcuni furbetti che se le inventano tutte per tentare di non pagare ove possibile. A volte funziona, a volte no, e altre volte la passano liscia per molto tempo. Ma prima o poi si viene scoperti e allora le conseguenze diventano molto gravi, ben peggiori del risparmio che si è ottenuto.
Quando non si pagano alcune tasse o servizi, si può diventare morosi e quando si viene scoperti si riceve un sollecito o appunto una mora. Ma quando si inventano trucchi e si dichiara il falso, si manomette il veicolo o i suoi documenti per evitare di pagare, si rischia molto di più: diventa truffa, quindi reato penale. L’ultima truffa è stata scoperta proprio di recente dalla polizia stradale di Siena, che ha denunciato un uomo che aveva escogitato un sistema ingegnoso e furbo (ma illegale) per pagare molto meno del pedaggio autostradale.
La truffa consisteva nel seguente metodo criminoso: smagnetizzava il codice sul biglietto d’ingresso fornito dal casello autostradale per cercare di pagare meno, e ogni volta ci riusciva alla grande. Quando arrivava al casello di uscita, il casellante gli chiedeva da dove fosse entrato, e lui puntualmente indicava il casello più vicino possibile, pagando molto meno di quanto avrebbe dovuto.
Peccato che l’operazione, ripetuta puntualmente, ha fatto insospettire il casellante, che ha avvisato le forze dell’ordine. Sono quindi partite le indagini e poiché tutti i caselli sono coperti da circuiti di videosorveglianza, a quel punto era chiaro che il furbetto non avrebbe avuto scampo.
Dopo aver scoperto la truffa, la polizia ha indagato e denunciato l’uomo per frode. Dopo i controlli, è stato costretto a dire la verità.
Il periodo è difficile e comprendiamo bene che molte famiglie che lavorano onestamente non sono in grado di arrivare a fine mese, ma truffare equivale a rubare e non è questa la soluzione per un paese civile. La redazione di Solomotori.it si dissocia fortemente da ogni condotta di questo tipo, invitando sempre alla legalità. Se non riuscite a viaggiare in auto e sostenere le spese, prendete il treno!
Calo delle vendite e domanda dei clienti: Porsche considera un'inversione di rotta sul futuro termico…
Siamo alle solite. Mentre si pensava che l’azienda potesse porre un freno ai problemi, arrivano…
Targa falsa: un gioco pericoloso che potrebbe costarti caro. In caso di controlli stradali rischi…
La transizione verso una mobilità sostenibile ha portato all'emergere di diverse soluzioni, tra cui le…
L'accoppiata Hamilton-Newey sembrava destinata a far sognare i tifosi Ferrari. Ma la trattativa si è…
Una novità legislativa che ha sorpreso molti: anche le auto ferme, parcheggiate in garage o…