Addio Toyota, produzione interrotta: è finita
Come sappiamo benissimo il complicarsi di alcune situazioni internazionali hanno portato parecchi stravolgimenti in tutti i settori, nello specifico anche in quello delle auto. Infatti già a partire dal 2021, abbiamo a causa proprio della mancanza di chip, la produzione di auto nuove quasi bloccata a livello mondiale, comportando prezzi più alti per l’usato. Stavolta il blocco riguarda Toyota, vediamo di cosa si tratta…
Sappiamo benissimo che il complicarsi di alcune delicate situazioni al livello internazionale hanno portato ingenti shock alla produzione di auto in quest’anno solare e non solo. La guerra Russo-Ucraina ma soprattutto un’economia che non ha saputo gestire una ripresa post pandemica, ci hanno gettato in una situazione in cui prezzi di praticamente qualsiasi prodotto sono aumentati di oltre il 10%.
Questo aumento ha colpito anche il mercato automobilistico che si è trovato in difficoltà nel soddisfare la domanda che rimaneva sempre forte. L’ultimo shock arriva invece dal Brasile dove la recente situazione politica è andata ad aggravare quella economica, bloccando in alcuni casi i lavori in diversi stabilimenti. Ma nello specifico cosa è successo?
Blocco totale Toyota, chi riguarda?
In Brasile, nella scorsa settimana si sono svolte le elezioni presidenziali tra il presidente uscente Bolsonaro, rappresentante della destra, e il suo contendente di sinistra Lula. Come pronosticato, le elezioni si sono svolte in un ambiente infuocato con l’opinione pubblica pronta a scendere nelle strade per bloccare manifestazioni della parte politica opposta.
Questa situazione, proprio nei giorni del voto ha interessato non solo, spazi pubblici, ma anche in molti casi fabbriche e aziende che hanno dovuto interrompere la produzione sotto le minacce della folla inferocita. Questo è il caso proprio di Toyota, che ha dovuto interrompere temporaneamente la produzione nei suoi stabilimenti di Sorocaba, Indaiatuba e Porto Feliz, in Brasile, a causa dei blocchi stradali promossi dai sostenitori del presidente uscente Jair Bolsonaro, che influiscono sulla logistica della consegna delle merci, parti di veicoli e spedizione.
Nella giornata del 31 ottobre è arrivato un comunicato della direzione che spiega come: “L’azienda sta monitorando la situazione in ogni momento per verificare la fattibilità del ritorno all’operatività nel più breve tempo possibile. L’unità di São Bernardo do Campo continua le sue normali attività”.
Infatti inizialmente l’azienda era entrata in funzione regolarmente con l’inizio del primo turno delle fabbriche, ma la giornata non è stata completata. Gli stabilimenti Toyotak, nella giornata del primo novembre sono comunque rimasti chiusi a causa della festività di Ognissanti celebrata nel Paese sudamericano.