Rinnovo patente, scattano i rifiuti a raffica: coinvolti anche i giovani | Potresti essere a rischio
In Italia fioccano le proposte e gli aggiornamenti di legge a proposito del rinnovo delle patenti. Ecco alcune casistiche particolari riguardante lo stato di salute, non solo per gli anziani.
Patenti, rinnovi e visite mediche: una questione bollente nel nostro paese. Partiamo da cosa dice la legge: per chi ha tra i 51 e i 70 anni è necessario sottoporsi alla visita ed in seguito al rinnovo soltanto una volta ogni 5 anni. Il rinnovo della patente dopo i 70 anni e fino agli 80 è previsto ogni 3 anni, mentre coloro che hanno superato gli 80 anni devono rinnovarla ogni due. La normativa italiana impone poi che il referto che attesti o meno il nostro stato di buona salute nell’ottica di rinnovare la patente di guida debba essere rilasciato solo da una struttura pubblica, altrimenti non sarà ritenuto valido. E qui apriti cielo, perchè subentra la burocrazia: a volte per attendere una visita (come sta succedendo a Roma in questo periodo) servono mesi e mesi di attesa e questo comporta forti problemi per le persone over 50 e soprattutto gli anziani. Le necessità diventano diverse e soprattutto le esigenze.
Patologie neurologiche e necessità di guidare: cosa dice la legge
In pochi, invece, sanno che tutti i conducenti di veicoli che soffrono di una patologia neurologica, indipendentemente che siano invalidi o meno, devono effettuare le visite per il rilascio e il rinnovo della patente presso la Commissione Medica locale. E’ l’articolo 320 del Codice della Strada a richiamare il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495. Al comma “d” si fa riferimento alle malattie del sistema nervoso e si ricorda che “…la patente di guida non deve essere né rilasciata né confermata a candidati o conducenti colpiti da encefalite, sclerosi multipla, miastenia grave o malattie del sistema nervoso, associate ad atrofia muscolare progressiva e/o a disturbi miotonici; malattie del sistema nervoso periferico; postumi invalidanti di traumatismi del sistema nervoso centrale o periferico”.
Dunque, la certificazione è rilasciata sulla base della sentenza di una Commissione Medica. E’ naturale che in questo caso scattino i rifiuti nei rinnovo di molte patenti. Questa situazione oltretutto non tocca solo gli anziani, ma anche i giovani affetti da patologie neurologiche: si pensi per esempio al Parkinson giovanile che compare fra 21 e 40 anni e che secondo alcuni affidabili siti che analizzano questi dati è passato negli ultimi 60 anni da una frequenza dell’1% a punte del 18,5%.
E’ per l’appunto la Commissione a rilasciare o confermare la patente di guida a condizione che queste malattie non siano in stato avanzato e che la funzione degli arti sia buona, per cui non venga pregiudicata la sicurezza della guida. Ecco perchè sono previsti anche alcuni test riguardanti l’utilizzo dei comandi del veicolo. Infine, attenzione alle questioni legate all’aspetto assicurativo: in caso di un incidente un’assicurazione che riesca a dimostrare che il conducente soffre di patologie neurologiche non dichiarate e mai valutate con una visita presso la Commissione medica potrà rifiutarsi di pagare, anche quando l’assicurato avrebbe piena ragione.