Auto in doppia fila, scatta la nuova multa devastante: in questo caso sono 1500€ in una singola sanzione | Non farlo mai più
Il problema del traffico è da sempre una piaga nella viabilità delle città italiane. Troppe auto in circolazione nelle ore di punta e strade costruite oltre cinquant’anni fa, quando il volume del traffico non era certamente più elevato, portano inevitabilmente a code interminabili e incolonnamenti in cui si procede spesso a passo d’uomo. A questo si aggiunge un sistema di mezzi pubblici spesso insufficiente o inefficace, peggiorato dal problema degli automobilisti indisciplinati.
Il vizietto del parcheggio in doppia fila è un problema serio in Italia. La carenza di posti per parcheggiare, la negligenza e la riluttanza a pagare la quota di parcheggio prevista per le zone blu e bianche, induce molti automobilisti a lasciare l’auto in doppia fila.
“Cinque minuti, il tempo di un caffè”. Questo è quello che molti pensano. Oppure per comprare le sigarette, prendere i figli a scuola o all’attività sportiva.
Ma spesso di tempo ne passa ben di più, e molte auto restano bloccate, ostaggi di questi parcheggiatori selvaggi. Inoltre, spesso c’è incuranza anche nella negligenza. Scegliendo non solo di lasciare l’auto in doppia fila, ma anche in modo da ostacolare il traffico veicolare, rendendo problematica la circolazione in strade strette e a doppio senso, e oppure bloccandola totalmente quando transitano tram, bus e mezzi pesanti.
1500€ è il costo dei parcheggi in doppia fila: contestualizziamo
ATM, la società che gestisce il trasporto pubblico milanese (Azienda Trasporti Milanese) ha lanciato l’allarme. I parcheggi selvaggi in doppia fila rappresentano un problema per la viabilità del capoluogo lombardo.
L’Azienda Trasporti Milanesi ha presentato i dati di telemetria dei mezzi di superficie ed è venuto fuori che le soste non autorizzate causano importanti rallentamenti su tutte le linee, che causano inevitabilmente disagi ai passeggeri ma anche un danno economico non trascurabile all’azienda stessa.
Inevitabilmente, se autobus e tram ritardano o fanno meno corse per via degli ingorghi, le persone che fanno uso dei mezzi compreranno meno biglietti e questo a lungo andare diminuirà le entrare dell’azienda. che analizzano il tempo perso dai mezzi di superficie a causa della sosta “selvaggia”. Un danno importante, anche dal punto di vista economico.
Nel 2018 Atm ha portato a bordo dei suoi mezzi 789 milioni di passeggeri, di cui 369 milioni (quasi la metà) hanno preso i mezzi sotterranei, ovvero la metro. All’interno di questi dati, è emerso anche che sono state ben 2753 le interruzioni di pubblico servizio di bus e tram, di cui solamente 679 sono imputabili a incidenti fra terzi. L’incredibile dato è che 1.873 interruzioni, ovvero quasi 5 al dì, sono la conseguenza delle soste in doppia fila.
L’ATM ha calcolato che l’interruzione, la tipologia dell’interruzione, e le eventuali deviazioni dai percorsi previsti, causano danni variabili. In generale, il danno è compreso da 90€ a 1500€. Nel peggiore dei casi, questa somma è equivalente a una delle peggiori sanzioni che si possano prendere alla guida.
Parliamo della violazione dell’articolo 187 del Codice della strada: ovvero la guida sotto sostanze stupefacenti, che prevede un’ammenda di 1.500 euro e l’arresto da sei mesi a un anno.
Ma chi paga i danni all’ATM? Il servizio pubblico si può rivalere sui proprietari delle vetture che causano rallentamenti e intoppi o sulle rispettive società di assicurazioni. Ma il guaio è che raramente queste contravvenzioni vengono elevate.