Furto auto, non avrai più paura di nulla: con questo trucco nessuno toccherà la tua macchina

Furto auto, non avrai più paura di nulla: con questo trucco nessuno toccherà la tua macchina

Impedire furto d'auto utilizzando segni distintivi: senza permesso le conseguenze

Impedire furto d'auto utilizzando segni distintivi: senza permesso le conseguenze
Impedire furto d’auto utilizzando segni distintivi contraffatti: senza permesso le conseguenze
Paura del furto della nostra auto? C’è chi le ha pensate (e messe in atto) davvero tutte escogitando un trucco anti-ladri. Il problema è che non ha fatto i conti con la legge…Ecco cosa è successo.

Antifurti elettronici o meccanici, bloccasterzo, ganasce con lucchetto, app di localizzazione, allarmi con notifiche in tempo reale su smartphone, dispositivi Blueetooth, parcheggi in aree molto illuminate: i sistemi per impedire un furto d’auto sono davvero tantissimi. Alla fine è una sfida infinita tra le nostre idee e l’ingegno dei ladri, spesso messi in difficoltà e qualche volta capaci di andare oltre l’immaginazione nel tentativo di sottrarre un veicolo al legittimo proprietario. In realtà i comportamenti fuori da ogni immaginazione riguardano anche i possessori di auto, alcuni dei quali letteralmente terrorizzati dall’idea di poter subire un furto.

E’ successo in Sicilia e…qualcuno è andato oltre. Il proprietario di un’auto di grossa cilindrata (residente in provincia di Enna) per evitare sorprese aveva disposto nell’abitacolo alcuni oggetti come deterrenti. A notare il tutto sono stati gli uomini della polizia di Catania che hanno rilevato ben più di una stranezza: dentro l’auto c’erano infatti un lampeggiante di colore blu dotato di cavetto e magnete, sul cruscotto un adesivo con la scritta polizia di Stato e il logo della Repubblica italiana. A insospettire gli agenti la presenza, nel sedile posteriore, di un seggiolino per bambini.

Sirena e adesivi della Polizia di Stato per evitare furto d’auto: è successo davvero

La giustificazione “volevo evitare il furto della mia auto” naturalmente non è bastata agli agenti, che lo hanno indagato in stato di libertà con l’accusa di possesso di segni distintivi contraffatti. E’ l’articolo 497/ter del Codice Penale a punire “...chiunque illecitamente detiene segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai Corpi di polizia, ovvero oggetti o documenti che ne simulano la funzione”. E’ chiaro il riferimento, quindi, sia alla detenzione di oggetti che identificano un corpo di polizia o ne simulano la funzione, sia all’illegittimità  della detenzione.

Uso improprio di lampeggianti e segni distintivi, subentra il Codice Penale
Uso improprio di lampeggianti e segni distintivi, subentra il Codice Penale

Nel primo caso rientrano i segni, contrassegni, documenti od oggetti che rimandano, inequivocabilmente, ai corpi di polizia, perchè li identificano nel sociale o costituiscono strumenti attraverso cui si esplica la funzione ad essi demandata. Deve trattarsi, cioè, di elementi che conducono a identificare il portatore o detentore come soggetto appartenente a Forze di polizia o esplicante una funzione di polizia.

Nel secondo caso si parla di illiceità della detenzione, che ricorre ogniqualvolta la detenzione non sia sorretta da un valido titolo di legittimazione, proprio come nel caso avvenuto in Sicilia. La violazione, dunque, riguarda il Codice Penale e non il Codice della Strada: si tratta di comportamenti severamente vietati. Ecco perchè il gesto del proprietario dell’auto in provincia di Enna, seppur supportato dalla paura in buona fede di non subire un furto d’auto, non deve essere assolutamente imitato.