Dimenticati di cantare in auto la tua canzone preferita: la radio così è diventata illegale | Non puoi più usarla
Guidare con l’autoradio a tutto volume non è mai una grande idea. Nonostante ascoltare la musica alla guida sia un gran bel passatempo nei nostri spostamenti quotidiani con l’auto e un modo per rilassarci dallo stress provocato da traffico e incolonnamenti, bisogna sempre stare attenti a non esagerare col volume, sia per la salute dei nostri timpani che per la nostra incolumità. Ma anche per non incorrere in pesanti sanzioni, che possono essere di diversa natura.
Quando si guida non è solo importante guardare la strada e stare attenti visivamente a incroci, precedenze, sorpassi, attraversamenti di pedoni e altri pericoli che possono sopraggiungere all’improvviso, ma bisogna anche usare il senso dell’udito per vigilare. Un boato, un urlo di un pedone, un colpo di clacson o un fischio di un vigile, sono tutti suoni che dobbiamo sempre essere in condizioni di udire.
Quando si tiene l’autoradio a volume troppo alto, però questa vigilanza uditiva può venir meno, esponendoci a dei rischi. Ma qual è la soglia da non superare? Ci pensa il CdS a spiegarcelo.
L’art. 350 del regolamento di attuazione al Codice della Strada: in argomento “Limiti sonori massimi”, il comma 1 recita le seguenti parole: “Il livello sonoro emesso da apparecchi radio o di riproduzione sonora a bordo dei veicoli di cui all’articolo 155, comma 3, del Codice, non può superare nell’uso 60 L dB (A) misurato a 10 cm dall’orecchio del guidatore con il microfono rivolto verso la sorgente e con il veicolo a portiere e finestrini chiusi, e, comunque, deve essere tale da non recare pregiudizio alla guida del veicolo”.
Ma quanto è 60 dB? Come dice l’articolo, la percezione della potenza sonora varia in base alla distanza dalla fonte che emette il suono (in questo caso l’altoparlante). Le auto moderne sono dotate però di più altoparlante. Se le vecchie auto ne avevano due se andava bene, quasi tutte ne hanno 4 con differenziazione di posizionamento tra tweeter e midrange/woofer, ma le auto più pregiose hanno addirittura impianti Dolby Atmos con 20 e più altoparlanti.
La differenza possono farla quindi i finestrini aperti, che disperdono il suono all’esterno invece di farlo rimbalzare sulle nostre orecchie se chiusi. Ma se la nostra auto monta amplificatori esterni da 800W o più, non c’è finestrino che tenga, e il volume si sentirà alto anche a diversi isolati e con tutti i finestrini chiusi. In tal caso si rischia anche di essere denunciati per disturbi alla quiete pubblica. Anche cantare a squarciagola, specialmente se in gruppo, può costituire una violazione al codice.
Quando si può essere multati e perché
Per elevare una sanzione, le forze dell’ordine devono stabilire se al momento del controllo il volume fosse troppo alto perché il conducente potesse recare danni a sé stesso o ad altri. Quest’operazione è semplice quando si tratta di clacsono, sirene o terminali di scarico che emettono sempre lo stesso volume. Ma l’autoradio ha un volume regolabile e non è semplice registrare le condizioni nel momento della sospetta infrazione. In pratica, quasi sempre la si passa liscia a meno che gli agenti non abbiano in dotazione un fonometro.
Con l’articolo 155, comma 3 del CdS si specifica che “il volume non può superare nell’uso 60 dB misurati a 10 cm dall’orecchio del guidatore con il microfono rivolto verso la sorgente e con il veicolo a portiere e finestrini chiusi, e, comunque, deve essere tale da non recare impedimento alla guida del veicolo”
La stessa contravvenzione la si rischia se si indossano cuffie o auricolari stereo. Sono severamente vietate perché isolano l’automobilista dai rumori esterni, ancor di più se di nuova generazione con ANC (cancellazione attiva del rumore). In questo caso, non serve nemmeno che venga emessa della musica dalle cuffie, gli agenti possono elevare la multa con il solo riscontro visivo. Gli auricolari sono permessi, ma devono essere applicati a un singolo padiglione auricolare, mai a entrambi.
In ogni caso, la semplice violazione a questa norma ha carattere amministrativo: una multa da 41 euro a 168 euro.
Poi c’è l’art. 569 del Codice Penale indica, che si occupa di “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”, che “Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a €309”.