Bollo auto, la notizia è grandiosa: la tassa più odiata scende a zero

Bollo auto, la notizia è grandiosa: la tassa più odiata scende a zero

Ogni anno milioni di automobilisti italiani devono fare i conti con una delle imposte, legate al possesso di un autoveicolo, più odiose di tutte e cioè quella del bollo auto. Dall’unione Europea arriva una sorprendente notizia che la rivoluzionerà completamente.

Quello del bollo auto è un pagamento annuale che non si può evitare se si è in possesso di una vettura. Il bollo infatti è esattamente una tassa di proprietà su un veicolo posseduto da un cittadino italiano. Ci sono vari fattori che vengono tenuti in considerazione per il calcolo di questa imposta come il tipo di vettura che si possiede, la regione di residenza etc. Pertanto il suo importo è diverso da cittadino a cittadino. Nello specifico la tassa regionale automobilistica é un tributo regionale, a carico sia dei veicoli iscritti al PRA  sia dei veicoli non iscritti al PRA, es. ciclomotori, (in questo caso viene chiamata tassa regionale di circolazione). Dal 1° gennaio 1999 la competenza in materia di tasse automobilistiche è stata trasferita dal ministero delle Finanze alle Regioni a statuto ordinario e alle Province autonome di Bolzano e Trento.

La rivoluzione per questo tipo di imposta in questo caso arriva direttamente dai Paesi Bassi dove già dal 2012 gli automobilisti non pagano più il bollo auto come è strutturato qui in Italia, ma si è adottata una nuova formula che prende in considerazione altri fattori. L’obbiettivo del cambiamento è quello di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 complessivamente del 10% oltre a diminuire sensibilmente il traffico all’interno dei centri cittadini.

Come funziona il nuovo calcolo

Il sistema di calcolo si avvarrà dell’utilizzo del segnale gps dei veicoli per calcolare esattamente, senza possibilità di grossi errori, il kilometraggio effettivamente percorso dal mezzo nel corso dell’anno, e sulla base di questi dati oltre chiaramente anche al tipo di veicolo utilizzato, calcolerà l’imposta dovuta dal cittadino.

Il piano ambizioso messo a punto dal ministro dei Trasporti Camiel Eurlings, con l’appoggio di associazioni di automobilisti, mira ad allineare L’Olanda a quella che è l’agenda della comunità Europea in materia di sostenibilità ed inquinamento delle aree urbane e ovviamente cercare di fornire ai cittadini modi più efficienti di pagare le tasse, non in base al solo possesso ma all’effettivo utilizzo del mezzo.

Chiavi (Solomotori)

Nello specifico il prezzo a chilometro percorso per una vettura di dimensioni medie si aggirava intorno ai 3 centesimi di euro nel 2012 e la cifra è aumentata in maniera progressiva fino al 2018. Come già detto più sopra ci sono diversi fattori che modificheranno l’importo finale dovuto dal cittadino come: consumo di carburante, peso, provincia ed emissioni di CO2.