Nastro adesivo sulla targa dell’auto, lo stanno facendo in tantissimi: il motivo è sorprendente

Nastro adesivo sulla targa dell’auto, lo stanno facendo in tantissimi: il motivo è sorprendente

In tanti stanno ricorrendo a questo metodo, in pochi però sanno il perchè: il motivo vi lascerà senza parole sicuramente.

All inizio degli anni 2000 si diffuse in molti automobilisti la ricerca di diverse strade per eludere “gli occhi” degli autovelox, ed oggi , con il moltiplicarsi delle postazioni fisse e mobili, l’aumentare delle spese e del caro vita, sembra che stia ritornando di moda l’inventiva in molti guidatori per cercare di evitare multe di conseguenza risparmiare un po’ di soldi.

Molti di essi però prendono la situazione un po’ sottogamba senza considerare che, se scoperti, si rischia un processo penale per evitare una sanzione amministrativa.

Il metodo più antico e facile da utilizzare è lo scotch nero da elettricista che, se applicato con precisone sopra lettere e numeri, può modificare con efficacia la targa.
Per poi passare alla “dimenticanza” di uno straccio che penzola dal cofano per coprire la targa, o al sempre attuale, fango che rende illeggibile una parte della targa,  spray trasparenti da spruzzare su lettere e numeri e via discorrendo.

Insomma, di stratagemmi per evitare multe, c’è ne sono davvero di molto tipi. La reale domanda è sono efficaci ? Possiamo affermare che nella maggior parte dei casi “no”!

Scoperta e conseguenze per un’automobilista “furbo”.

Proprio per aver utilizzato uno di questi metodi, un automobilista è stato scoperto da un militare delle forze armate, fuori servizio, che insospettito dal veicolo procedeva tramite la sua centrale operativa ad un controllo approfondito sulla targa. La stessa risultava non essere associata alla vettura, in quanto il proprietario, aveva modificato una delle lettere con del nastro adesivo nero trasformandola da J a U.

I carabinieri avviata una ricerca, sono riusciti a risalire al proprietario del veicolo che, messo sotto pressione dalle domande poste dalle forze armate, ha confessato di aver modificato lui stesso la targa per poter così sfuggire alle eventuali multe.

Per il trasgressore è scattata un ammenda di circa duemila euro con conseguente ritiro della targa e fermo del veicolo per tre mesi.

Con l’aumentare di questi “espedienti” per sfuggire ad autovelox fissi e mobili, le compagnie dei Carabinieri di diverse località, hanno messo in atto controlli preventivi, per lo più in zone ad alta densità di rischio, dove tramite accurati controlli di auto in sosta sono riusciti a riscontrare diverse anomalie e addirittura al ritrovamento di auto rubate con targhe modificate o clonate.

Da questi controlli preventivi è emerso che, molti di questi trasgressori, col passar del tempo, stanno adottando tecniche sempre più elaborate capaci di rendere più complesso il riconoscimento del veicolo da parte delle autorità.