Casello autostradale gratuito in tutto lo stato: è tutto vero | Non si paga più
Tasse obbligatorie per il transito dei veicoli in autostrada: in Italia siamo abituati a pagare quasi sempre. Ci sono però paesi in cui il pedaggio non esiste. Ecco quali sono.
Rincari ai caselli autostradali e servizi di manutenzione non all’altezza: ci abbiamo quasi fatto l’abitudine. Basta però spostarsi di poco per scoprire che in alcuni paesi il pedaggio non esiste. La famosa authobahn tedesca, per esempio, è conosciuta in tutto il mondo sia per la manica larga sui limiti di velocità che per l’assenza di pedaggi autostradali (limitatamente ad auto e moto). Il pedaggio autostradale in Germania è stato infatti dichiarato illegittimo e discriminatorio dopo un ricorso presentato dall’Austria, visto che il pagamento sarebbe stato introdotto esclusivamente per gli stranieri.
In Belgio, Olanda, Lussemburgo e nella maggior parte dei paesi scandinavi come Finlandia, Svezia, Danimarca e Islanda il film è identico: nessun pagamento da corrispondere, tranne nel caso del famoso ponte di Øresundbrücke che collega Svezia e Danimarca, il cui attraversamento prevede un costo. L’eccezione in questo caso è la Norvegia, che ha un sistema similare a quello italiano.
Il Regno Unito è un caso a parte, perchè dipende dai tratti autostradali: si paga sul Tronco M6 (Circonvallazione nord di Birmingham), Tronco M25 (Gallerie di Dartford dir. Nord e Ponte Queen Elizabeth II dir. Sud), Tronco M4 (Ponte sulla Severn dir. Ovest) e Tronco M48 (Ponte sulla Severn dir. Ovest). Per il resto la circolazione è gratuita. Si paga semplicemente per la garanzia di una manutenzione efficace del percorso. Nelle autostrade dei vicini di casa della Francia l’autostrada è a pagamento, mentre dal 1 gennaio 2020 il Governo della Spagna ha preso in mano la gestione delle autostrade su cui è scaduta la concessione a gestori privati. Una situazione che in Italia non abbiamo ancora mai visto nonostante alcuni gravissime testimonianze della scarsa manutenzione delle autostrade, su tutti il crollo del ponte Morandi di Genova.
Pedaggi alternativi: cos’è la vignetta?
In altri paesi europei è invece è previsto un altro tipo di pagamento per poter usufruire delle autostrade, ovvero una sorta di “abbonamento”. Bisogna in sostanza versare una somma per l’abilitazione alla circolazione in un determinato periodo temporale. Ad esempio in Svizzera la “vignetta” (il classico bollettino) vale un anno e costa circa 40 euro. Un prezzo incredibile per qualsiasi automobilista italiano, che deve corrispondere una somma superiore anche solo percorrendo la Torino-Courmayeur andata e ritorno, per una sola volta. In Austria, invece, la vignetta può essere acquistata per periodi più brevi e prezzi più ridotti. Altri Stati che usano la vignetta sono Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria (sul 70% della rete autostradale, il resto è gratis), Romania e Bulgaria.