Benzina, ecco il trucco dei furbetti per non pagare nulla: fai il pieno gratis | È illegale
In periodi di crisi come questo, ci si ingegna nei modi più stravaganti per far quadrare i conti, tirare fino a fine mesi e sbarcare il lunario. Con le bollette di luce e gas alle stelle e i beni primari più costosi, fare un pieno di benzina è diventato per molti un lusso. E così aumentano i furbetti che tentano di avvantaggiarsi di ogni situazione favorevole.
Non sorprende allora che qualche disperato utilizzi tutti i trucchi esistenti, legali o meno, per risparmiare qua e là. In questo caso di legale c’era ben poco, visto che parliamo di furto, e il furto è reato punito dal codice penale con la reclusione.
Vi parliamo oggi di una falla nel sistema di rifornimento che teoricamente permette di fare rifornimento di benzina quasi gratis. Premesso che si tratta di un metodo totalmente illegale e noi di Solomotori condanniamo qualsiasi tipo di condotta illegale, vi raccontiamo quanto è emerso dalle indagini che hanno permesso a un furbetto di rubare ben 300 litri di benzina, per un guadagno netto (che in questo caso proviene da un furto, quindi guadagno illecito) di oltre 500 euro.
Purtroppo per lui, dopo un po’ di tempo è stato scoperto, grazie anche all’intervento di un militare in borghese.
La ricostruzione del metodo illecito del rifornimento gratis
L’uomo in partica attendeva che altri automobilisti facessero il rifornimento. Una volta che terminavano, prendeva la stessa pompa e la inseriva nel serbatoio della sua auto, iniziando a saltellare con forza sul tubo di gomma. Questa stramba operazione potrà sembrare il gesto di uno squilibrato, ma funzionava per “spremere” le poche gocce rimaste nel tubo.
Ovviamente non riusciva a rubare litri, solamente qualche goccia. Ma reiterando questa operazione serialmente, più volte al giorno e alla settimana, riusciva a evitare di fare sempre rifornimento pagando. Questo è quanto successo a Rimini, nel distributore di via Flaminia, proprio di fronte di fronte alla caserma “Giulio Cesare” dei Carabinieri.
Una tecnica bizzarra ma anche ingegnosa, che l’uomo perpetrava da più di 10 anni. Nel 2009 era stato notato da un militare dell’Arma, che si era limitato a controllare le sue generalità. Ma il titolare dell’impianto, informato del fatto, ha deciso di sporgere denuncia. Dalle indagini è quindi venuto fuori che la bizzarra tecnica aveva permesso all’uomo, con una frequente ripetizione della “tecnica del saltello”, di sottrarre nel tempo più di 300 litri di benzina, sempre dallo stesso rifornitore. Il titolare della pompa in Via Flaminia a Rimini, situata proprio di fronte alla caserma dei Carabinieri (non una scelta felice a dire il vero) si era infatti insospettito dell’ammanco di carburante rispetto ai conteggi del distributore.
Insomma, un ladro ingegnoso, ma sicuramente non molto furbo, reiterando lo stesso reato nella stessa pompa di benzina, che per di più stava di fronte a una caserma.
Il processo si è tenuto di recente, dopo ben 13 anni di indagini e rinvii vari. Ma finalmente abbiamo una condanna: il 50enne è stato accusato di furto aggravato in primo grado di giudizio. Il trucchetto, alla fine gli si è rivoltato contro. Avrà risparmiato qualche centinaio di euro, ma quanto tempo della sua vita ha perso per questo risultato trascurabile? E ora dovrà risarcire tutto e si farà anche qualche giorno di galera.