Ambulanza, quando la vedi non devi assolutamente accostare: la legge parla chiaro | Rischi la multa
A molti di voi sembrerà strano, anzi assurdo: l’ambulanza, per come risaputo, ha sempre avuto la priorità nel passaggio. Eppure ci sono norme e regole delle quali tener conto che andrebbero a moderare detto principio, pur essendo di per sé indiscutibile. La legge infatti, si esprime chiaramente, e a non tenerne conto si rischia la multa.
Far passare l’ambulanza, ovviamente nel momento in cui la medesima riporta la sirena accesa, è un dovere improrogabile del cittadino, dell’automobilista in particolare, e appositamente sancito dalla legge, di cui al Codice delle Strada. E’, nello specifico, l’art. 177, comma 3 a disciplinare l’operato dell’automobilista in tale circostanza. Ma cosa sancisce l’anzidetta disposizione, precisamente?
Nel momento in cui ci si trova in strada con l’auto e si sente la sirena dell’ambulanza, bisogna dare la precedenza, e favorirne il transito rallentando e accostando per non ostacolarne la marcia. Detto ciò, il detto principio è da contemperare con quello dell’art. 157 del medesimo Codice. Esso effettua una distinzione tra arresto, fermata, sosta e sosta d’emergenza. Laddove l’arresto è l’interruzione della marcia per motivi di traffico, ma a motore ancora acceso, qual è il caso di un semaforo in cui scatti il rosso.
Per fermata s’intende una sosta molto breve a motore acceso, ad esempio nel caso in cui si accompagni un bambino a scuola e lo si faccia scendere per farlo attraversare, nello stretto arco di tempo necessario. Per sosta s’intende invece la sospensione della marcia a motore spento, e prevede altresì che il conducente possa lasciare il veicolo e allontanarsi. La sosta d’emergenza è quella sosta che viene effettuata per cause di forza maggiore, come ad esempio nel caso in cui si accosti e si spenga il motore allo scopo di sostituire una gomma forata.
Per far passare l’ambulanza, in particolare, si prevede, oltre al rallentamento, quella che è una fermata: a motore ancora acceso, l’automobilista attenderà, dopo aver accostato o essersi fatto da parte nel modo più opportuno, che l’ambulanza transiti, così da riprendere il transito a sua volta.
L’ulteriore disposizione dell’art. 157 del Codice della Strada
Una volta stabilito come la precedenza data all’ambulanza si qualifica in relazione all’art. 157, in merito all’operazione da compiere nello specifico, veniamo al dunque. In particolare il medesimo articolo prevede altresì il divieto d’intralcio della circolazione, di veicoli così come di pedoni. E’ una disposizione che non contempla delle eccezioni, e dunque neppure in caso di precedenza lasciata all’ambulanza.
La conclusione sta nel fatto che all’ambulanza va sì, sempre e comunque, la precedenza, ma ciò dev’essere fatto nelle modalità e nelle forme appropriate e consentite. In altri termini, bisogna farla passare cercando di non intralciare il traffico creando pericolo, accostando laddove non si tagli il senso di marcia ad altre auto, o non si arrechi un ostacolo a dei pedoni, per fare degli esempi.
Si tratta di un principio d’accortezza, senza del quale, per il fatto che passi l’ambulanza, ogni automobilista si sentirebbe autorizzato a spostarsi come meglio crede nella carreggiata, e, così facendo, potendo creare altresì degli incidenti, e apportare un danno, piuttosto che un beneficio al transito dei veicoli, in molti casi anche rispetto all’ambulanza stessa. La sanzione per il mancato rispetto va da 218 a 435 euro.