Benzinaio self service, con questo trucco ti rubano tutti i soldi: il proprietario della pompa è il colpevole | Fai attenzione
Spesso si fa rifornimento, specie di questi tempi, presso il distributore di carburanti self service. E’ un’opzione che indubbiamente ha la sua convenienza, e non a caso è molto gettonata. A fronte del mancato servizio, si preferisce molte volte procedere da soli, basta avere un minimo di manualità, e si ottiene uno sconto da non buttar via. Purtroppo ultimamente si sta diffondendo un trucco, per mezzo del quale ti rubano tutti i soldi. Vediamo di cosa si tratta, e come fare per difendersi.
Già, l’opzione del rifornimento self service è sempre molto gettonata. Ma occhio alle truffe! Se tempo fa era già nota la truffa operata da alcuni benzinai ai danni degli utenti, per come documentato anche da trasmissioni televisive d’inchiesta, ora c’è altresì la truffa dei self service. La prima cosa da fare è acquisire consapevolezza in merito alla truffa che stiamo per trattare, ossia prendere coscienza del fatto che esiste ed è abbastanza diffusa da potervi capitare. Poi, vediamo anche come essa opera, e come agire.
Nella fattispecie considerata, abbiamo avuto il caso di un benzinaio di Modena che, nella sua stazione di rifornimento, alla pompa self service, aveva manomesso i display delle pompe di distribuzione self service. Non se n’erano accorti tutti gli utenti, ma, ad ogni modo, una parte sì. Coloro i quali si erano accorti del fatto, ovvero che il contatore al display segnava, già prima di procedere con l’erogazione della benzina e altri carburanti, segnasse già 60 centesimi di spesa!
Sembra non molto, ma, a parte il fatto che, così facendo, si mangiava gran parte dello sconto effettuato, tutto, in molti casi, vi è anche la questione della ripetitività. Con tutti gli utenti che si recavano sul posto, ogni giorno, la truffa assumeva, e avrebbe continuato ad assumere, delle proporzioni di una certa entità.
La truffa e le sue implicazioni
Gli utenti che si sono accorti della cosa, inizialmente avevano pensato ad un guasto, e hanno segnalato l’anomalia alla Polizia locale. Quest’ultima ha proceduto con delle verifiche, al termine delle quali si è accertata che era proprio il benzinaio ad aver manomesso il meccanismo che, di per sé funzionava benissimo ed era solo stato impostato in quel modo. Il benzinaio è stato sottoposto al sequestro dell’attività, la quale potrà riaprire solo dopo una lunga fase di accertamenti sull’entità delle truffe già compiute. Inoltre, ha pagato nell’immediato una multa di 500 euro.
Le implicazioni potrebbero estendersi ben oltre, ora è venuta fuori la truffa per quello specifico benzinaio, ma ci sono stati diversi casi, per cui occhi aperti e controllate sempre il display, a prescindere dalla modalità con cui venga effettuato il rifornimento. Inoltre, accertatevi che il prezzo pagato al distributore sia il medesimo di quello esposto.