Codice della strada, arriva il divieto per gli schermi in auto: si rischia di tornare alle autoradio
Ebbene sì, vige, per il Codice della strada, un divieto d’uso di dispositivi elettronici a bordo. Si parla, nel dettaglio, di quei dispositivi che prevedono l’uso di uno schermo, il quale è idoneo di per sé a distrarre, durante la guida. Oltre al divieto già vigente però, che riguarda i dispositivi da tenere in mano, pare che ve ne sia un altro in corso d’affiancamento.
Già, potrebbe trattarsi, al riguardo, di un’estensione del divieto anzidetto. E in tal caso si dovrebbe rinunciare a molti dei dispositivi che, ormai all’ordine del giorno, l’automobilista medio utilizza. Parliamo non soltanto di smartphone, tablet, e dispositivi simili, per la navigazione su internet e le telefonate, ma altresì d’apparecchi integrati perfettamente nell’abitacolo dell’auto.
Ciò, come si saprà, grazie all’infotainment dell’auto, di cui non solamente fanno parte uno o più monitor per il regolamento delle varie funzioni, digitali e multimediali, ma che consente, il medesimo sistema, d’integrare gli apparecchi prima considerati. Orbene, ora potrebbe non essere più possibile né l’utilizzo di dispositivi facenti parte integrante dell’infotainment, sia quelli provenienti dall’esterno, che vengono opportunamente integrati. Ciò, almeno, durante la guida. C’è appunto chi, vista e considerata la situazione, si potrebbe tornare alla cara e vecchia autoradio in auto, storicamente consentita.
L’intenzione che vige attualmente è dunque quella relativa all’abolizione di un qualsiasi sistema touch screen da utilizzare nell’abitacolo dell’auto, ciò riguarderà chiaramente, chi guida. Il tutto parte dalla constatazione in base alla quale i sistemi d’infotainment si starebbero, allo stato attuale, rivelando pericolosi proprio allo stesso livello degli smartphone, in termini di distrazione, con tutte le conseguenze che ne scaturirebbero. Il risultato consiste in una certa riforma del Codice della Strada che starebbe per passare al vaglio della Camera dei Deputati.
Il perché della discussa riforma
Il fondamento, più nel dettaglio, sta nel fatto che, per usare i comandi dei display d’infotainment, il guidatore, specialmente per funzioni non primarie, per le quali si dovrebbe compiere una determinata serie d’operazioni, dovrebbe accostarsi al display, con conseguente disattenzione durante la guida. Con la riforma in fase di studio alla Camera, la disposizione che vieta l’uso di smartphone, tablet, ecc. vieterebbe anche il ricorso ad ogni dispositivo “similare”, il che non escluderebbe, per l’appunto, il ricorso a dispositivi dell’infotainment stesso nel corso della guida.
E per le sanzioni? Nella proposta, quella pecuniaria va da 422 a 1.697 euro, a seconda dell’entità della distrazione, ovvero del pericolo arrecato. Inoltre, sospensione della patente, dai soli 2 giorni fino a 7 mesi. In più, decurtazione di 5 punti dalla patente. Nel caso di recidiva nell’arco di due anni, la multa va da 644 a 2.588 euro, la sospensione patente da 1 a 3 mesi, e la decurtazione pari a 10 punti.