Guida in strada, se prendi la corsia in questo modo sei rovinato: 600€ di multa immediata | Non lo sai sicuramente
Nel momento in cui ci troviamo alla guida, faremmo bene a prestare attenzione a come prendiamo le corsie. La modalità con la quale ne imbocchiamo una, infatti, ci può penalizzare, e anche parecchio. La multa in questione si aggira sui 600 euro, e dunque la cosa più saggia sarebbe evitarsela, non credete?
Naturalmente, la ratio della disposizione non è posta a caso, ma si rifà alla sicurezza. E’ quello, come spesso capita in quei casi in cui si prevede una multa elevata, l’intento del Legislatore, ossia preservare chi si trova alla guida. Se quest’ultimo assume una condotta illecita, metterà in pericolo la stessa sicurezza pubblica. Non è finita qui, perché a parte la sanzione, per il conducente si profila una sanzione supplementare pari alla perdita di 10 punti patente.
Parliamo di uno dei famigerati divieti a circolare, nello specifico quello che mette in pericolo seriamente l’incolumità dei viaggiatori: il divieto di procedere contromano. Spesso non ci si pensa, ma si procede contromano anche qualora si invada la corsia opposta, nell’ambito della carreggiata. Ciò che rileva, in tal caso, è che nella fattispecie considerata si era creato il dubbio se procedere contromano fosse equivalente al procedere controsenso e viceversa. Pertanto, la circolazione contromano doveva essere, in base a tale interpretazione, solamente quella su doppia carreggiata, poiché solamente qui aveva senso una percorrenza contraria, viaggiare su una corsia opposta, quella non propria, laddove per “mano” si intende la propria direzione di marcia.
Diversamente veniva considerata la questione del procedere “controsenso”. Si procede controsenso nel momento in cui vi è un senso di marcia, univocamente identificato. Se si imbocca un vicolo a senso unico, infatti, non si procede contromano, ma controsenso.
La differenza in termini sanzionatori fra contromano e controsenso, e come la stessa si è evoluta
In termini sanzionatori, vista la lettura alquanto diffusa, si puntava a sanzionare con la sola multa di 41 euro, l’imbocco di una strada a senso unico nel senso contrario a quello di marcia, se la cosa avveniva in centro urbano (con limite di velocità più ridotto). Diversamente, se l’azione veniva intrapresa fuori dal centro urbano, la sanzione saliva a 84 euro. Parliamo di cifre piuttosto basse, e infatti il procedere controsenso corrispondeva alla meno grave infrazione di circolazione in senso vietato, sanzionata proprio con queste cifre dal Codice della Strada.
Ciò poiché, in base al ragionamento prima esposto, la guida controsenso non poteva essere equiparata alla guida contromano, “sottraendola” di fatto alla gravità di quest’ultima. Dopodiché sul caso è intervenuta la Cassazione, che con una sentenza interpretativa ha equiparato il procedere controsenso al procedere contromano, in quanto, seppur sussistente una differenza, essa non si riflette sulla questione della sicurezza. La corte ha affermato di come la sicurezza venga messa a rischio come, e anche di più rispetto al procedere contromano.
Del resto risulta comprensibile, vista la mancanza di spazio nel senso unico, il che non fa che aggravare la situazione. Attenzione inoltre, a non invadere, per come accennato, la corsia opposta, anche solo parzialmente, nella carreggiata, poiché si ha un’equiparazione rispetto all’invasione totale della corsia per i punti patente. Certo, nel caso dell’invasione totale si aggiunge anche la responsabilità penale. Comunque, per tutti questi casi, la multa va da 167 a 665 euro. Se poi l’infrazione è in corrispondenza di punti a bassa visibilità, quali curve e raccordi convessi, la sanzione sale e va da 327 a 1.308 euro, sempre sulla base della gravità dell’infrazione. La sentenza è la n. 16515/2005 del 5 agosto 2005.