Tagliando auto, ti hanno sempre mentito: se non lo fai entro questo giorno rischi grosso
Il tagliando è una di quelle spese dell’auto che va fatta periodicamente, e purtroppo si va ad aggiungere a tutte le altre dell’auto: carburante, bollo, assicurazione e tutto il resto. Ogni volta è una bella botta, sempre che non vengano fuori riparazioni straordinarie, quindi molti automobilisti ritardano l’appuntamento. Ma ogni quanto va fatto? E cosa si rischia saltando un tagliando?
Il tagliando è una di quelle spese inevitabili per le auto ma anche per le modo, i furgoni e tutto quello che ha un motore endotermico. Generalmente si fa ogni anno o al massimo entro anni, o quando si raggiunge un certo kilometraggio. Non c’è un’indicazione fissa: ogni casa automobilistica ha le sue tempistiche, che variano anche da auto ad auto. In generale, però, il tagliando andrebbe fatto sempre almeno una volta ogni due anni e questo anche se si percorrono meno km di quanto indicato nelle indicazioni. E vi spieghiamo perché.
Il tagliando è un programma di manutenzione stilato dalla casa madre per la specifica vettura. Quindi comprende la check list delle operazioni da fare, i componenti da controllare o da sostituire variano da modello a modello, e cambiano anche tra le varie motorizzazioni di una stessa vettura. Per chi se lo stesse chiedendo, specifichiamo subito che il tagliando non è obbligatorio.
Nessun agente delle forze dell’ordine controllerà quando avete fatto l’ultimo tagliando. Discorso diverso per la revisione ministeriale, che va fatta sempre e comunque ogni due anni, o entro quattro anni dall’acquisto di un mezzo nuovo.
Il tagliando auto: ogni quanto va fatto e cosa si rischia saltandolo
Tornando al tagliando, solitamente va fatto trai 15.000 e 30.000 km. Nel tempo la soglia è cresciuta, basti pensare che nelle auto più vecchie andava fatto ogni 10.000 km, mentre le più moderne tollerano una percorrenza di 35.000 km. Ma conta anche il tempo trascorso, per una semplice ragione: va cambiato l’olio. Quest’ultimo è fondamentale per la corretta lubrificazione del motore e dell’albero di trasmissione: deve avere la giusta viscosità, che nel tempo si deteriora per via degli sbalzi di temperature tra le stagioni. Non cambiandolo quando è necessario, si rischia di grippare il motore.
Oltre a rischiare di danneggiare la vostra vettura e causare danni che poi potrebbero essere molto più costosi da riparare rispetto alla spesa sostenuta eseguendo tagliandi regolari, se l’auto o alcuni pezzi che la compongono godono di una garanzia, saltando anche un solo tagliando questa si invalida. E questo vale anche se non si percorrono i km indicati nella soglia, ma passano più di due anni.
Quindi, concludendo, conviene sempre fare i tagliandi programmati, che prevedono la manutenzione necessaria e tarata per la vostra auto. Bisogna specificare che non tutti i tagliandi prevedono la stessa manutenzione: ad esempio dopo 80.000 Km va cambiato il gruppo di distribuzione, elemento fondamentale che comprende la cinghia di distribuzione. Se si lesina su questa sostituzione e la cinghia dovesse rompersi, potreste causare seri danni al motore.
Il tagliando potrà sembrare una spesa pesante e molti saltano qualche tagliando, visto che ogni anno o due si devono pagare minimo 300 euro per le auto e circa un terzo per scooter, anche perché oltre ai pezzi da cambiare o sistemare si paga anche la manodopera, ma è una spesa necessaria anche se non obbligatoria. In passato si poteva risparmiare molto facendo i tagliandi da sé, bastava intendersi di meccanica e avere gli attrezzi giusti. Oggi, con tutta l’elettronica e la complessità delle auto, è quasi impossibile risparmiare in questo modo. Conviene quindi rivolgervi al vostro meccanico di fiducia, che possibilmente vi farà un buon prezzo. La casa automobilistica non può infatti imporvi di rivolgervi ai suoi centri autorizzati. Almeno questo…