Benzina, il furbo ruba al distributore con il famoso trucco del salto: presi 300 litri

Benzina, il furbo ruba al distributore con il famoso trucco del salto: presi 300 litri

Salta che ti passa...la libertà.
Salta che ti passa…la libertà. Il salto è sinonimo di libertà, per lui lo sarà di reclusione.
C’è crisi e la benzina costa cara, ma occhio a fare i furbetti, si rischia una denuncia penale. Questo è quanto accaduto a un cittadino di Rimini che avrebbe sottratto ben 300 litri di benzina per un furto di un valore di oltre 500 euro. Denunciato e accusato di furto aggravato.

Siamo in un periodo di forte crisi. L’inflazione è alle stelle, il prezzo del gas è quasi raddoppiato in pochi mesi e non si sa come andrà a finire visto che la Russia è il principale fornitore di gas per mezza Europa. Coi condotti del Nordstream distrutti, la situazione si fa ancora più nera. Il costo dell’energia elettrica non è da meno, con bollette che erano già quadruplicate rispetto allo scorso anno nei peggiori dei casi, e un nuovo aumento del 60% si preannuncia nel mese a venire. In più c’è il costo di benzina e diesel, aumentato oltre i 2 euro e reso sostenibili solo col taglio delle accise. Non sorprende allora che qualche disperato o qualche furbetto decida di “risparmiare” coi trucchi più fantasiosi, legali o meno. In questo caso di legale c’era ben poco, visto che il furto è reato ed è stato colto nella fragranza dell’atto da un militare.

Distributore furto

Il militare si è insospettito perché ha notato che il riminese, che si apprestava a fare rifornimento, si comportava in modo abbastanza insolito per una persona che è normalmente in coda per fare benzina.
L’uomo stava infatti aspettando che gli automobilisti in fila prima di lui si apprestassero a fare rifornimento: una volte che avevano terminato, si metteva in coda alla loro vettura, inseriva la pompa nella serbatoio della sua auto e iniziava a saltellare sul tubo di gomma per far entrare per pressione qualche goccia di benzina residua nel tubo nella sua auto.

Le indagini e la denuncia

Una tecnica bizzarra ma anche ingegnosa, ma certamente non molto discreta. Il fatto non era isolato. L’uomo era dedito a questa attività già da più di 10 anni, e infatti nel 2009 era stato notato da un militare dell’Arma, che avevano semplicemente preso le generalità. A quel punto, però, il titolare della pompa ha deciso di sporgere denuncia, e dalle indagini si è scoperto che la bizzarra tecnica aveva permesso all’uomo, con una certosina reiterazione del reato, di rubare nel tempo più di 300 litri di benzina, sempre dalla stessa pompa. Il titolare della pompa in Via Flaminia a Rimini, situata proprio di fronte alla caserma dei Carabinieri (grande furbizia anche nella scelta) si era infatti insospettito dell’ammanco di carburante rispetto ai conteggi del distributore.

Il processo si è tenuto solo adesso, ebbene sì: ben 13 anni di indagini e rinvii per avere un processo di primo grado: il 50enne è stato accusato di furto aggravato, e se riconosciuto colpevole (e probabilmente lo sarà) dovrà pagare molto più di quanto sia riuscito a risparmiare con questi furtarelli, oltre al tempo perso che immaginiamo non sia poco…