Scooter e motorini, scatta il divieto assoluto: non si possono più utilizzare

Scoter città a benzina stop
Gli scooter a benzina sono fondamentali in diverse città italiane molto trafficate.
La transizione all’elettrico è ormai avviata e in dirittura di arrivo tra pochi anni. Questa si applicherà anche a moto e scooter, non solo alle auto e ai veicoli a quattro o più ruote. 

L’inquinamento cresce sempre più, così come l’emissione di CO2 che causa il riscaldamento globale. Non è semplice stabilire quali siano i maggiori fattori di crescita di questo processo. Gli scienziati stessi sono spesso combattuti. C’è chi dice che i maggiori imputati siano i veicoli a benzina e gasolio, c’è chi dice siano le centrali a carbone, e chi invece che sia colpa degli aerei a reazione. Forse è un po’ colpa di tutti questi fattori sommati, e non è detto che passando a veicoli esclusivamente elettrici il problema si riesca a risolvere o contenere, ma i produttori di auto e i governi europei hanno già deciso: stop a vendita di veicolo endotermici dal 2035.

 

Inoltre, lo stop alla vendita non coinciderà con lo stop alla circolazione. Di fatto, ci sono milioni di veicoli a motore endotermico nel mondo, alcuni fortemente inquinanti. E salvo nei centri delle città, questi veicoli possono ancora circolare liberamente e verosimilmente sarà consentita loro la circolazione anche dopo il 2035. Del resto c’è un business di vetture d’epoca e pezzi di ricambio che non può arrestarsi di colpo.

Ma la vera notizia che in molti ignorano, è che tale processi di conversione si sta già applicando più silenziosamente anche a scooter e moto. Ci sono già esempi virtuosi di grandi città, come Madrid, che hanno proibito l’accesso al centro storico di moto e scooter a benzina. E se questo si applicasse velocemente ad altri grandi centri europei e soprattutto italiani? Pensiamo a chi ha acquistato da poco costose moto o scooter. Che mercato avrebbero se dopo qualche anno non le volesse più nessuno? Potrebbero essere soldi buttati.

Non solo inquinamento da polveri sottili, ma anche inquinamento acustico. Gli scooter, in particolari quelli vecchi a due tempi, sono molto rumorosi e considerando che in gran parte delle città il blocco di circolazione di veicoli inquinanti riguarda solo i veicoli a quattro ruote, scooter e moto anche vecchie di 30 anni circolano liberamente, producendo inquinamento da smog e acustico.

Blocco di scooter e moto con motore endotermico: anche in Italia?

Ma alcune città come Parigi hanno già provato a bloccare questa cosa. Vi abbiamo parlato già del sistema Autorumorox, l’autovelox del rumore. L’autorumox è un sistema elettronico che esegue una fonometrica. Può essere impostato in vari modi: per rilevare i suoni forti e di breve intensità come clacson e schiamazzi, ma anche quelli persistenti come musica dal vivo troppo alta, lavori edili fuori norma.

Ebbene, in Francia, a Parigi, hanno utilizzato un sistema simile, chiamato Medusé. Questo è tarato precisamente per misurare le frequenze tipiche prodotte da rumori e marmitte delle auto e delle moto. Se il mezzo supera un certo valore in decibel, l’apparecchio registra la targa e manda direttamente a casa una bella multa che parte da 135 euro.

Scooter elettrico
Scooter elettrici: ci sono già alcune città dove sono gli unici che possono circolare.

I cittadini parigini sono stati recentemente sottoposti ad un sondaggio a riguardo, e ben 27mila di loro si sono dichiarati propensi al ban totale di scooter e moto endotermici, in favore di quelli elettrificati. Bisogna però tener conto che città come Parigi hanno ottimi sistemi di trasporto pubblico, e rinunciare a uno scooter non sarebbe un problema, come invece lo sarebbe certamente in una città italiana come Napoli.

Il futuro da questo punto di vista è un po’ incerto, ma se volete portarvi avanti, sappiate che in Italia ci sono già forti incentivi per la rottamazione di scooter a benzina e per l’acquisto di scooter elettrici.