Stereo in macchina, arriva il pesante divieto: non puoi più usarlo così | La multa è una mazzata
Tutti quanti abbiamo un impianto stereo in auto e amiamo ascoltare le nostre canzoni preferite mentre guidiamo, ma non tutti sanno che si può prendere una bella multa, ma si può anche finire in carcere. Vediamo perché.
Ascoltare la musica in auto è del tutto lecito. Gli stessi produttori di auto ormai inseriscono da tempo sistemi Hi-Fi di ultima generazione, con tanti altoparlanti e addirittura Dolby Atmos, come Mercedes nelle sue ultime vetture. C’è poi chi non si accontenta della potenza offerta dagli impianti di serie e compra e installa potenti subwoofer alimentati da un amplificatore aggiuntivo. Solitamente costoro non si accontentano di sentire loro la loro musica preferita (solitamente elettro-dance o neomelodica napoletana) ma amano farla sentire a tutto l’isolato, a tutte le ore del giorno e della notte. Ma rischiano tantissimo.
Musica alta in auto: cosa dice il Codice della Strada
Il Codice della Strada punisce i rumori prodotti dall’auto, anche quelli generati dalla radio e dallo stereo, se non sono ritenuti a norma.
In particolare, secondo l’articolo 155 del CdS: ”
“è vietato produrre rumori molesti causati dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa. Il dispositivo silenziatore, se prescritto, deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e non deve essere alterato. Nell’usare apparecchi radiofonici o di riproduzione sonora a bordo dei veicoli, non si devono superare i limiti sonori massimi di accettabilità fissati dal regolamento. I dispositivi di allarme acustico antifurto installati sui veicoli devono limitare l’emissione sonora ai tempi massimi previsti dal regolamento e, in ogni caso, non devono superare i limiti massimi di esposizione al rumore fissati dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 1991. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 42 euro a 173 euro”.
Ma troppo alta quanto? La musica, sempre secondo il Codice della Strada, “non deve superare 60 dB misurati a 10 cm dall’orecchio del guidatore con il microfono rivolto verso la sorgente e con il veicolo a portiere e finestrini chiusi, e, comunque, deve essere tale da non recare pregiudizio alla guida del veicolo”.
Questo perché un suono troppo alto può evitare al guidatore di sentire clacson, segnali acustici come sirene, segnalatori acustici di treni e tram, e quindi perdere di attenzione ed efficienza alla guida.
Le multe e quando diventa reato penale
Nel caso in cui la violazione sia al CdS, si rischia una sanzione amministrativa che va da 42 euro a 173 euro. Ma secondo una sentenza della Corte di Cassazione, la musica a volume alto può diventare anche reato, questo nel caso in cui oltre alla sicurezza del conducente, rechi un danno anche ad altre persone.
Secondo il Codice Penale, infatti, “chiunque mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punibile con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro”.
Insomma, possiamo capire bene che non conviene proprio tenere la musica troppo alta, sia per la salute dei nostri timpani e quella dei passeggeri, sia per la sicurezza durante la guida, sia per non recare disturbo agli abitanti del luogo, soprattutto nelle ore notturne. Eppure è veramente difficile che chi abusa di queste condotte venga sanzionato. Forse saranno uno su mille: quante volte ci ha svegliato durante una notte un subwoofer di un’auto che pompa musica a tutto volume? Troppe.