Garanzia auto, la durata di due anni è fasulla: non farlo mai o la perderai
La garanzia auto consente ai proprietari di stare tranquilli. Qualora, nel corso della garanzia, si dovessero verificare problemi tecnici d’ogni tipo, e quindi non solamente eventuali difetti di conformità, sarà la Casa madre a provvedere.
La Casa madre provvede infatti a proprie spese per ogni guasto, oltre che, al momento dell’acquisto, per ogni difetto di conformità rilevata. Vi sono comunque dei casi nei quali sarebbe bene prestare attenzione, pena la perdita della garanzia medesima. Non tutte le garanzie, infatti, sono uguali.
Cosa si vuole affermare, con ciò? Semplicemente che la garanzia è un contratto, sul piano giuridico. E, come tutti i contratti, bisogna accertarsi del suo contenuto. Per i difetti di conformità, non ci saranno problemi, poiché ogni contratto del genere li prevede, e inoltre i medesimi saranno riscontrati già all’inizio. ma, per quel che attiene ai problemi subentrati, come fare’ Quali sono gli atteggiamenti che il guidatore potrà assumere? E quali dovrà evitare?
La distinzione non è di poco conto, se si considera che, per un danno subito a seguito di un’azione non permessa, o non contemplata dal contratto, il guidatore non potrà avvalersi della garanzia in questione, e dovrà ripagare da sé l’intero danno. naturalmente, se ciò si verifica, si potrà contare sulla garanzia in seguito, e fino alla scadenza, per gli ulteriori ed eventuali casi (contemplati, sempre). Una peculiare questione, è quella riguardante la vendita di auto sportiva. E, in particolare, di un’auto sportiva per com’è avvenuto negli Stati Uniti. Cos’è successo, nel caso, in particolare? Lo vediamo subito.
Il caso della vendita dell’auto sportiva
Nel caso in questione, avvenuto negli USA, l’utente ha acquistato in concessionaria una Toyota GR86, auto sportiva per antonomasia. A quanto sembra però, nel contratto dev’essere stata apposta una clausola che escluderebbe l’utilizzo della stessa in circuiti sportivi, per i test-drive e attività simili. Il motivo è rinvenibile nel fatto che, in attività su circuito, la stessa auto, sebbene prodotta con quei fini, sarebbe andata incontro a problemi, vista l’attività intensa.
Ora, il cilindro dell’auto si è rotto, e la sostituzione non è stata presa in carico dall’azienda madre. Il danno è complessivamente di 11.000 euro di valore, e spetterebbe al proprietario. Stante a quest’ultimo, comunque, anche l’utilizzo su pista sarebbe contemplato nella garanzia, ed è in corso la battaglia legale per l’interpretazione della postilla posta in essere, e di come essa si concilia con il resto del contratto. Dai suoi video pubblicati sui social, con un intenso utilizzo dell’auto in pista, la Toyota, forte delle prove, avrebbe sbattuto in faccia la porta al cliente, al momento della richiesta.
Nel frattempo, per non dare nulla, eventualmente, a Toyota, il proprietario ha sostituito il motore della sua GR86 con quello della Subaru BRZ, dalle prestazioni molto simili, per non dire identiche. In tal modo, nel caso non pagherà a Toyota per il cilindro rotto.