Multa sulle striscie blu non pagate: addio problemi | Se chiami questo numero la multa sparisce

Multa sulle striscie blu non pagate: addio problemi | Se chiami questo numero la multa sparisce

Un parchimetro evidentemente vandalizzato. Tocca cercarne un altro se non troppo distante.
In questo articolo vi spieghiamo come evitare di prendere una multa in parcheggi a pagamento con parchimetro se quest’ultimo è guasto e non ce ne fossero altri nei paraggi.

I parchimetri sono più un retaggio del passato, con tagliandini e zone blu sempre più diffusi nelle grandi città. Ma in alcune località sono ancora molto utilizzati per diversi fattori: sono pratici, non richiedono esercizi commerciali a cui appoggiarsi e la riscossione del denaro per gli enti preposti è immediata.

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Infatti sono perfetti per le zone marittime o nei pressi delle grandi discoteche o delle sale concerti, locali e attività che stanno spesso aperti per tutta la notte e non possono appoggiarsi a tabaccai per la vendita di tagliandini. Ma è possibile che il parchimetro, dove dobbiamo parcheggia la nostra auto, sia malfunzionante. Quindi che fare?

Può capitare che il parchimetro, posto nei pressi de parcheggio a ore a pagamento, sia guasto e non consenta quindi al conducente dell’auto di stampare il ticket da riporre nel parabrezza. “Pazienza, non è colpa nostra”, direte voi. Non funziona proprio così. L’automobilista che deve parcheggiare l’auto è tenuto a controllare se ci siano altri parchimetri funzionanti nella stessa zona, altrimenti non è esentato dal pagamento della tassa per la sosta.

Nel caso non ci fossero altre soluzioni, come i tagliandini di parcheggio venduti dal comune o dalle tabaccheria e la sosta in quella zona blu sia solo possibile passando per il parchimetro, allora il possessore del veicolo dovrà cercarne un altro. L’esenzione arriva solo nel momento in cui gli altri parchimetri fossero troppo distanti o difficili da raggiungere.

Come dimostrare che non si è potuto pagare il parcheggio

Purtroppo le leggi italiane sono spesso fatte in modo approssimativo, per usare un eufemismo, infatti nella norma non è inclusa una distanza massima a cui si deve trovare il parchimetro sostitutivo. Quindi chi decide se il più vicino parchimetro era troppo distante? In caso di multa, fare ricorso potrebbe essere un’arma a doppio taglio perché non sarebbe facile dimostrare di aver ragione in queste leggi con tante zone grigie.

Quindi, per tutelarsi, per prima cosa conviene fare una foto al parchimetro non funzionante e anche a quello più vicino, meglio se con geolocalizzazione tramite uno smarthone munito di GPS, in modo da quantificare la distanza tra i due. In alternativa ci si può avvalere di un testimone che possa perorare la nostra causa in caso di ricorso dal giudice di pace.

A questo punto, in caso di contravvenzione segnalata, si può avere un buon margine successo nell’annullamento della stessa, facendo ricorso al Prefetto (entro 60 giorni) o al giudice di Pace (entro 30 giorni). In alternativa, si può chiamare la società che gestisce le aree a pagamento per protestare. I contatti sono solitamente affissi sulla colonnina del parchimetro.

Insomma, in Italia le cose non funzionano ma dev’essere il cittadino a dimostrare le inefficienze di stato e amministrazione comunale per evitare di essere ulteriormente vessato di costose multe. Però non è da sottovalutare la perdita di tempo che passa dietro a un ricorso per una multa ingiusta. Infatti molti preferiscono pagarla e risparmiare il tempo perso, che spesso vale molto di più di quei 30-60 euro.