Posto di blocco: se violi questa regola sei rovinato: ti sequestrano tutto

Posto di blocco: se violi questa regola sei rovinato: ti sequestrano tutto

Uno dei posti di blocco delle forze dell'Ordine, lungo la strada.

Uno dei posti di blocco delle forze dell’Ordine, lungo la strada.
Vi è una nuova regola, in base alla quale, se non viene rispettato quanto prescritto con essa, si arriva perfino al sequestro del veicolo. E’ sempre bene tenersi informati su disposizioni del genere, nel momento in cui ci si muove in auto. Ciò vale specialmente per quelle di nuova introduzione che, in quanto tali, potrebbero ancora risultare sconosciute ai più. 

Il tutto parte da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, al mancato rispetto della quale, subentra la confisca dell’autoveicolo. Si tratta di una specificazione, relativa ad un obbligo già presente, stabilendone la sanzione.

La precisazione posta in essere, in altri termini, è intervenuta proprio a favore della sanzione da comminare. Se si viene fermati ad un posto di blocco per un controllo, da parte delle Forze dell’Ordine, e nell’ambito del medesimo si è stabilito un controllo antidroga, non ci si può rifiutare. La sanzione specificata dalla Cassazione a questo divieto è il sequestro, per l’appunto, del veicolo.

La sentenza di merito è la n. 20033/2022. Nel caso di specie, si doveva stabilire se fosse da considerarsi come “doverosa” la confisca del veicolo, e la Corte ha risposto positivamente al quesito. La sentenza pronunciata incide sugli artt. 186 e 187 del Codice della Strada (disciplinanti i casi di guida sotto l’effetto d’alcol e sostanze stupefacenti). Si prevede eccezione solamente nel caso di veicolo non appartenente a chi commette l’infrazione.

 

Il controllo anti-droga

Un visuale-esempio di guida sotto l’effetto di droghe.

Il controllo anti-droga, disciplinato dall’art. 187  del CdS, prevedeva già diverse sanzioni, ovverosia: sanzione pecuniaria che va da 1500 a 6000 euro; arresto (o più di uno, a seconda di chi è implicato nella trasgressione) da 6 mesi a 1 anno; infine, patente sospesa da 1 a 2 anni con ritiro immediato della stessa.

A ciò si aggiunge ora, anche il sequestro del veicolo, ricordiamo. Abbiamo inoltre parlato dell’eccezione rapportata al caso in cui il guidatore non sia proprietario della macchina, che non verrà quindi confiscata. ma, per contro, c’è da tenere conto che, in base a quanto già previsto dal medesimo art.187, il periodo di sospensione della patente, da comminare, nel caso, raddoppia. Vi è quindi una compensazione operata in tal senso.

Le sanzioni, poi, aumentano in una quantità aggiuntiva che va da un terzo fino alla metà, sempre per la sospensione di patente, se si tratta di soggetto alla guida inferiore ai 21 anni d’età, o di un neopatentato. Per altro versante, se si tratta di un autista professionista. Quindi, la legge sanziona maggiormente chi ha poca esperienza in termini di guida e chi, al contrario, dovrebbe manifestare professionalità, rientrando pur sempre, la guida, nel proprio lavoro.