Codice della strada: auto con targhe straniere, quando si possono guidare?
Secondo il Codice Stradale, per guidare un’auto con targa straniera vi è l’obbligo di iscrizione al Registro dei veicoli esteri, però sono previste alcune eccezioni.
Indubbiamente, essere residenti in Italia ed essere dotati di un veicolo con targa applicata in un diverso Paese porta vari vantaggi, perlomeno quando può essere utile per sgravare le tasse, per risparmiare sul bollo auto e per risparmiare sul pagamento di multe. Dal 21 marzo di quest’anno, però, la situazione ha subìto dei cambiamenti in merito.
Ai sensi della legge [1] del Codice Stradale, chi è in possesso di un veicolo a motore con targa estera e che circola sul territorio italiano deve rispettare l’obbligo di iscriversi all’apposito registro e nei termini stabiliti. Quindi, chi può guidare un’auto con targa immatricolata all’estero?
Teoricamente chiunque può essere autorizzato a farlo, ma vi sono alcune specifiche condizioni e determinate scadenze che ne vincolano la legittimità sempre e comunque.
Non vi sono effettivi divieti di acquisto di veicoli in altri Paesi, né di trasferimento con cambio di residenza, in seguito, in Italia e di circolazione con tale mezzo sul territorio nazionale.
La legge del 23 dicembre 2021 impone, in linea generale, ai cittadini residenti in Italia -nati in Italia o comunque cittadini europei ed extra UE- l’obbligo di immatricolazione nel nostro Paese del veicolo targato all’estero. Tale regolamentazione va rispettata entro i primi tre mesi a decorrere dalla data di acquisizione della residenza.
In aggiunta, se il veicolo viene portato in Italia da chi è già residente qui ma non è intestatario di tale auto (cioè l’utilizzatore), il documento di circolazione straniero deve essere necessariamente accompagnato da un ulteriore documento sottoscritto dall’intestatario con data certa in cui vi si dichiara a che titolo il conducente utilizza il veicolo e la relativa durata. La documentazione va portata e tenuta sempre a bordo.
Chi può guidare veicoli con targhe estere senza iscriversi al Reve?
L’iscrizione del veicolo immatricolato all’estero al Reve (Registro dei Veicoli Esteri) non è obbligatoria tutti gli automobilisti che dispongono di un’auto con targa di un altro Paese. Possono circolare con un’auto con targa immatricolata oltreconfine senza dover rispettare l’obbligo di registrazione alcune categorie di automobilisti, tra cui: tutti i cittadini che hanno la residenza nel Comune di Campione d’Italia.
Il personale civile e militare che lavora per le pubbliche amministrazioni all’estero compresi i propri familiari conviventi; il personale delle Forze armate e di polizia in servizio fuori i confini nazionali presso organismi internazionali o basi militari e il proprio nucleo familiare convivente; i conducenti che hanno da più di 60 giorni la residenza in Italia e che guidano veicoli immatricolati nella Repubblica di San Marino, qualora debbano prestare disponibilità ad imprese con sede sul suolo sammarinese.