Urinare in autostrada non è “conveniente”. Multa salata fino a diecimila euro
Un gesto “contrario alla pubblica decenza”. Ecco come è stato definito anche dalla suprema corte di Cassazione, il maggior organo giudiziario italiano, l’atto di urinare in autostrada. Si tratta di un comportamento purtroppo ancora oggi diffuso, ma vietato dalla legge e che può portare a multe molto elevate, fino a diecimila euro.
A tutti sarà capitato di avere “un’urgenza” in auto, così come a tutti può essere capitato di vedere qualcuno urinare sul guardrail in autostrada. Per quanto sia un comportamento purtroppo diffuso, è bene sapere che la legge non è particolarmente benevola contro questo tipo di atti.
Sebbene non sia più un reato tale da costare la galera, essendo stato depenalizzato negli scorsi anni, è rimasta la sanzione pecuniaria per chi viene individuato intento a urinare a bordo strada. E la multa rischia di essere piuttosto salata, arrivando a toccare anche punte di diecimila euro. Come è stato recentemente confermato dai giudici della Cassazione, quest’atto è contrario alla pubblica decenza e, secondo la legge, “chiunque, in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti contrari alla pubblica decenza è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 10.000”.
È meglio quindi cercare di trattenersi il più possibile e raggiungere una piazzola di sosta dotata di Toilette, dove espletare le proprie funzioni corporali senza il rischio di dover poi pagare delle sanzioni piuttosto elevate.
Lo stato di necessità
È però risaputo che trattenere troppo l’urina, specie nel caso in cui vi siano delle patologie specifiche, sia pericoloso, oltre che, in alcuni casi, semplicemente impossibile. Seppure si tratti di casi specifici, come il diabete, un bisogno stringente può giustificare non l’urinare in strada, ma il superare i limiti di velocità per raggiungere velocemente l’Autogrill più vicino.
Si tratta di una pratica pericolosa, come lo è sempre il superare i limiti in strada, ma che ha portato ad annullare almeno una multa per eccesso di velocità. Nel caso specifico, si trattava di un uomo diabetico che si era visto recapitare a casa una multa per eccesso di velocità piuttosto salata, seppur lontanissima da quella che si rischia urinando in autostrada, ma che è riuscito a farla annullare provando in tribunale, attraverso una consulenza tecnica, di essersi trovato in “uno stato di bisogno impellente di urinare in un contesto di stato confusionale”, e che ciò lo ha portato “a cercare il più velocemente possibile una piazzola di sosta con toilette”.