Estremamente veloci e potentissime ma non sono macchine da corsa. Le Hypercar di lusso che nonostante siano catalogabili come auto da strada hanno l’obbligo di circolare solo su pista e con il casco.
Le auto si possono categorizzare, prevalentemente, in due macro-tipologie: le auto da strada e le auto da competizione.
Quelle del primo tipo sono, appunto, auto destinate alla normale circolazione nel traffico su strada; le seconde sono, invece, omologate rigorosamente per i circuiti chiusi. Tra i veicoli da strada, però, esistono numerosi modelli che possiedono caratteristiche molto più vicine alle auto da competizione e che in effetti sarebbero più adatte alle piste da corsa automobilistica.
Infatti alcuni di questi modelli sono stati progettati e costruiti dalle case di produzione automobilistiche in pochi e rari esemplari per soddisfare i regolamenti di omologazione delle auto da competizione, che per diverse categorie richiedono la derivazione da modelli da traffico stradale.
Talvolta, invece, sono stati direttamente i costruttori a voler puntare oltre i limiti e a ideare auto che, pur non essendo corsa, superano gli obblighi di omologazione imposti per l’utilizzo su strada. In questi casi si parla di veri e propri “gioiellini a quattro ruote”, in edizioni limitate e dai costi ben poco accessibili ai più. Sono, infatti, i driver più facoltosi a rientrare in questo target di nicchia e che possono permettersi di acquistare questi modelli lussuosi da sfoggiare esclusivamente in eventi dedicati.
Questa moda per i pochi disposti a pagare cifre a sei zeri è relativamente recente. Se non si considera la BMW M1 Procar del 1979 -capostipite di questa ricercata linea- tutti gli altri modelli di Hypercar sono nati tra gli anni ’90 e gli anni ’00: dalla Porsche 911 GT2 Clubsport alla Lamborghini Diablo Jota, passando per la Lotus Exige Race 380 e la Pagani Zonda R.
Tra le case di produzione automobilistica ad essere considerate come pionieri di questo fenomeno c’è sicuramente il gruppo Ferrari con il suo programma “XX”, esordendo con la 599 e proseguendo poi con le derivate di Ferrari Enzo e LaFerrari (FXX e FXX-K) e relative evoluzioni. Insieme alle produzioni Ferrari si possono annoverare le cugine Maserati MC12 Versione Corse, più il modello one-off P80/C della famiglia 488 GT3.
Da contare anche la Mercedes-McLaren SLR 722 GT, la Lamborghini Sesto Elemento che è stata utilizzata anche in alcune riprese del film “Need for speed” e la McLaren P1 GTR, per chiudere con le Aston Martin Vulcan e Vulcan AMR Pro.
Ebbene, è vero che esistono diversi esemplari di questo tipo di auto dai prezzi esorbitanti e che raggiungono velocità elevatissime, ma di questi sono disponibili poche unità e che raggiungono anche 2/3 milioni di euro. È il caso della Brabham BT62, la Ford GT MKII, la Gordon Murray Automotive T.50S Niki Lauda e della Donkervoort D8 GTO JD70. Da non dimenticare il modello dalla Bugatti “Bolide”, della Lamborghini “Essenza SCV12” e le altre auto della McLaren come la Project24, la Senna GTR, la 720S GT3X e la Solus GT, solo per citarne le più prestigiose.
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