Truffe ai distributori di benzina: come evitare le pompe manomesse
Benzina annacquata, contatori che scorrono in modo anomalo e altre truffe sono più diffuse di quanto si pensi presso i benzinai e spesso ne rimaniamo vittima senza accorgerci.
Nei periodi di crisi aumentano esponenzialmente le truffe: dalla classica evasione fiscale all’allaccio alla rete elettrica pubblica…questi sono i grandi classici, ma ogni settore ha le sue specifiche magagne e i benzinai non sono esenti da episodi di gravi truffe ai danni degli automobilisti già piegati da costi schizzati alle stelle per benzina diesel e corrente elettrica. Bisogna quindi fare attenzione per non cadere nelle truffe quando andiamo a fare rifornimento alla nostra auto. In questo articolo vi daremo i migliori consigli per evitare di farvi fregare da benzinai disonesti.
Truffe dal benzinaio: quali sono le più diffuse e come difendersi
Una delle truffe più in voga dai benzinai è quella classica della benzina annacquata. Per l’automobilista purtroppo non c’è modo di accorgersi di questa minaccia durante il rifornimento, e ahimé l’unico modo per accorgersene è a danno già fatto, tramite performance inadeguate del veicolo o motoveicolo, problemi di fluidità di marcia o peggio ancora di danni al motore che possono avere gravi impatti sul portafoglio per essere riparati. Più volte abbiamo infatti letto sui giornali di alcune pompe che applicavano questo trucchetto, scoperti dopo indagini delle forze dell’ordine. Ma ovviamente si viene a sapere sempre dopo, magari dopo aver fatto rifornimento più volte con la benzina contraffatta.
Un altro tipo di truffa è quella testimoniata e denunciata dal TG satirico Striscia la Notizia, col servizio dello storico inviato Luca Abete. Il reporter ha smascherato una stazione di rifornimento in cui il conteggio del carburante erogato (e dunque dell’importo) cresceva senza che dalla pistola uscisse effettivamente la benzina.
L’inviato ha testimoniato il tutto e ripreso in video il meccanismo della truffa denunciato da diversi cittadini, secondo i quali il distributore non erogherebbe carburante mentre il contalitri mentre invece il contatore dei soldi sale. Il filmato andato in onda in TV testimonia il tutto:
“Come potete vedere i litri aumentano, anche l’importo di erogazione ma noi la benzina ancora non l’abbiamo messa nel serbatoio. Non è giusto. Il conteggio dell’importo cresce anche se dalla pistola non esce una goccia. E il conteggio della benzina parte già dall’estrazione della pistola. Con 5 euro si sarebbero dovuti avere 2 litri e 17 mentre il cliente si trova due, tre dita di benzina in una bottiglia da due litri. Chi lo sa quanti hanno fatto benzina e non si sono accorti che qualcosa andava storto”.
In questo caso, uno dei modi per evitare di essere truffati, è di far sempre rifornimento alla stessa quantità indicata dall’indicatore nel cruscotto e mettendo sempre lo stesso numero di litri. In questo modo saremo in grado di stabilire visivamente se la quantità di benzina immessa nel serbatoio corrisponde effettivamente a quella indicata dallo strumento del veicolo.
Infine, un altro tipo di truffa è un grande classico, ovvero quello del resto in contati. L’operatore prende la nostra banconota da 50 o 100 euro e approfittando di un momento di distrazione fa finta che gli abbiamo dato una cifra inferiore quando ci restituisce il resto.
Quest’altra indagine della Guardia di Finanza testimonia invece un simile tipo di truffa al distributore in un’indagine parallela e qui sotto potete trovare il video completo:
Ma questo è un grande classico che tentano di mettere in atto diversi commercianti furbetti di ogni tipo di esercizio commerciale. Per evitare questo tipo di truffa basta stare molto attenti quando si paga in contanti, oppure tagliare la testa al toro pagando con la carta di credito.